Le autorità obvaldesi si stupiscono delle difficoltà che hanno incontrato da parte dei Verdi e del ministro dell’ambiente riguardo il progetto
Mentre la crisi economica ha già duramente colpito il settore bancario, quello industriale (in molte fabbriche l’orario di lavoro è già stato ridotto) minacciando gravemente anche il settore edile e mentre la fiducia dei consumatori cola a picco, le autorità del cantone di Obwaldo, invece di pensare di tutelare le fasce più deboli della popolazione, hanno deciso di fare un regalo in più ai milionari, decidendo di permettere la costruzione di ville fuori dalle aree edificabili.
L’obiettivo della modifica di legge, approvata dal parlamento obvaldese lo scorso 30 aprile, è di attirare nel cantone facoltosi contribuenti.
Ai loro piani si oppongono però i Verdi e il ministro svizzero dell’ambiente, Moritz Leuenberger, che la settimana scorsa, nel corso della conferenza stampa dopo la seduta settimanale del governo federale, cui compete la pianificazione del territorio, ha affermato di non aver dato il consenso allo “stravagante” progetto obvaldese di creare “zone speciali” per la costruzione di case per ricchi.
Leuenberger ha anche ricordato il precedente del campione di Formula 1 Michael Schmacher, che nel 2000 aveva chiesto di poter costruire una casa in una zona particolarmente agricola in Appenzello. L’ufficio federale aveva però negato l’autorizzazione.
Il progetto suscita molti dubbi anche tra i giuristi. Secondo il costituzionalista Rainer Schweizer, dell’Università di San Gallo, il principio dell’uguaglianza davanti alla legge è violato.
Nonostante le critiche, il governo obvaldese si stupisce dell’ostilità che incontra il progetto e il direttore cantonale delle costruzioni Han Matter si difende dichiarando che “ogni cantone ha il diritto di regolare in modo indipendente il proprio sviluppo”.
Certo è che un altro regalo ai contribuenti facoltosi, proprio in un momento in cui sono proprio i cittadini più deboli a dover pagare le conseguenze di una crisi economica che si fa di giorno in giorno più grave, per questi ultimi ha il sapore di una beffa.
Un siffatto regalo in piena crisi finanziaria, forse neppure i più ricchi speravano di riceverlo.
Sulla questione si andrà però probabilmente al voto, poichè i Verdi hanno già lanciato un referendum contro le cosiddette “zone con costruzioni di alta qualità”.
Intanto, mentre crescono le polemiche su questo progetto, la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha reso noto nei giorni scorsi la sua indagine, da cui emerge un grande pessimismo della popolazione riguardo alla crisi economica e all’occupazione.
L’indice di fiducia per la sicurezza di posti di lavoro è, infatti, letteralmente crollato da -99 punti in gennaio a -127 punti in aprile.
In questo clima di sfiducia e di preoccupazione per il proprio posto di lavoro, è pertanto più che mai comprensibile che un progetto come quello annunciato dal semi cantone di Obvaldo, i cui vantaggi fiscali, tra l’altro, sono tutti da provare, abbia immediatamente sollevato un vespaio di polemiche.
Bruno Palamara