Dopo la pausa estiva la segretaria Dem torna all’attacco con i temi caldi, salario minimo e soprattutto la questione migranti per il quale conia il reato di solidarietà. Meloni: “Solidarietà è fermare i viaggi della speranza e le morti in mare”
Finita la pausa estiva per il Governo, anche se certo non sono mancati argomenti, si torna alla carica e le notizie che riguardano il mondo della politica italiana diventano di nuovo centrali. In modo particolare l’opposizione con Elly Schlein, impegnata nelle varie tappe per le feste dell’Unità, dove non manca di ribadire i concetti chiave su cui la segretaria Dem punta: migrazione, salario minimo ma anche sanità e fisco.
La questione del salario minimo è uno degli argomenti principali su cui punta l’opposizione, e proprio dal palco della festa dell’Unità a Villastrada, in provincia di Perugia, Schlein annuncia: “Abbiamo raggiunto le 300mila firme per il salario minimo. È ora di fare la guerra ai contratti pirata”, dice la segretaria del Pd, rivelando su questo fronte un’opposizione solida e compatta. Ma tra gli argomenti principali c’è il caro vita e gli aumenti, come per esempio quello delle accise: “Noi chiediamo subito risposte con l’extragettito che arriva dall’Iva: mettiamo immediatamente quelle risorse per aiutare e sostenere le fasce più fragili” afferma la Segretaria Schlein. E non dimentica di citare il fisco: “Fanno i favori a chi evade e chi fa il nero ma hanno alzato tasse sui carburanti”. Anche la sanità è un argomento che bisogna affrontare, anzi tornare ad affrontare, poiché spiega Schlein “non c’è dubbio, l’altra priorità sarà una battaglia unitaria sulla sanità pubblica, ormai allo stremo, la grande dimenticata della scorsa legge di bilancio”.
In questi giorni però il Governo deve fare i conti soprattutto con l’accoglienza migranti ed è alle prese con richieste d’aiuto sempre più incalzanti da parte degli amministratori locali: “hanno ragione i sindaci a chiedere più risorse – afferma ancora Schlein – Invitiamo il governo a convocare subito i sindaci per capire cosa serve per le politiche per l’accoglienza”.
Per quanto riguarda l’operato del Governo sul fronte accoglienza migrazione, la segretaria Dem è diretta e cita il recente decreto Cutro con il quale si arrivano a situazioni paradossali. “Multare e fermare navi per aver salvato più vite umane di quelle ‘autorizzate’ significa aver introdotto il reato di solidarietà”, dice Schlein, “è quello che è accaduto a Open Arms – prosegue la segretaria – per aver soccorso alcune imbarcazioni in difficoltà durante la navigazione verso il porto di sbarco assegnato a Carrara (il più lontano possibile per crudeltà), per un precedente salvataggio. È quello che sta succedendo anche alla nave di Sea-Eye a Salerno, multa e fermo per venti giorni. Il paradosso è che sempre più spesso è la Guardia Costiera italiana a richiedere il loro intervento di supporto: in una missione precedente Open Arms si è trovata a effettuare 7 operazioni di soccorso nella stessa giornata, nell’ultimo mese hanno salvato 734 persone e fornito assistenza ad altre 540 sempre sotto coordinamento della Guardia Costiera italiana. Ma oggi quella nave, cui le stesse autorità italiane hanno chiesto supporto per i salvataggi, viene fermata per venti giorni per effetto del decreto approvato dal governo Meloni”. Continua Schlein: “Si fa la guerra alle Ong che stanno solo sopperendo alla grave assenza di una missione istituzionale Ue di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, una Mare Nostrum europea. E in Europa il governo muto. Non credo ci sia altro da aggiungere di fronte ad un Governo che ritiene una colpa salvare vite e non un dovere morale. Forse solo una parola: disumano. La solidarietà non è reato”, conclude.
Quest’ultimo concetto non è rimasto privo di risposta da parte della presidente Meloni che ha subito replicato: “Reato di solidarietà? Facciamo applicare leggi e principi che esistono da sempre in ogni Stato – replica la premier Giorgia Meloni – non è consentito agevolare l’immigrazione illegale e favorire, direttamente o indirettamente, la tratta di esseri umani. Solidarietà è fermare i viaggi della speranza e le morti in mare. Perché contribuire ad arricchire chi organizza la tratta degli esseri umani non ha nulla a che fare con le parole solidarietà e umanità”.
Nonostante questo, oggi abbiamo il doppio degli sbarchi rispetto l’anno scorso, ed è un dato concreto che mette in difficoltà questo Governo, così come la riforma sul tema della giustizia risulta essere un punto dolente. Per smentire il momento critico, Meloni risponde attraverso un’intervista affermando che l’Italia gode di un riconoscimento unanime, “in tutti i consessi europei e internazionali l’Italia viene riconosciuta come una Nazione solida, credibile, affidabile”. “Siamo solo all’inizio – ammette Meloni – c’è tantissimo da fare. A partire dal capitolo giustizia e dalla riforma costituzionale, che considero la madre di tutte le riforme per dare maggiore stabilità, autorevolezza e velocità alle nostre istituzioni”.
Redazione La Pagina