A Littau, presso l’Associazione dei Fuscaldesi, il 18 febbraio dalle ore 10 in poi si è tenuto il Precongresso FACiS. Erano presenti i delegati delle Associazioni di Ginevra, Mendrisiotto, ACIB di Payerne, di Siebenen, di Littau, di Winterthur, del Ticino e di Lucerna. Oltre all’elezione della “Commissione Verifica Poteri” per il rinnovo delle Cariche Statutarie, i convenuti hanno designato il Ticino come luogo d’incontro nel mese di maggio 2018 per realizzare il Congresso.
Il Prof. Gaetano Tozzo, Presidente dell’Associazione Calabrese in Ticino è stato designato all’unanimità quale candidato a futuro Presidente FACiS. Alla riunione erano presenti oltre all’attuale Presidente FACiS Sig. Vincenzo Bruzzese, i vari Presidenti delle Associazioni intervenuti a Littau con i loro delegati, il Vicepresidente della Consulta di tutti i calabresi nel mondo Antonio Galati, l’Amministratore FACiS il Fiduciario Venanzio Critelli e l’autore Giuseppe Vallone del libro ”Un Ragazzino Calabrese”. Libro di 326 pagine che parla con profondi valori umani e sociali del difficile gioco dell’emigrazione calabrese in Svizzera. Al di là dell’organizzazione del prossimo Congresso si è parlato della numerosa comunità di Calabresi esistente in Svizzera, della loro radicata identità e dei problemi d’integrazione soprattutto per le seconde generazioni. Giovani nati e scolarizzati in Svizzera e tenuti emarginati in un immobilismo economico e sociale ingiustificato per una nazione che continua a dichiararsi di tendenze umanitarie. Una nazione, la Svizzera che continua ad inasprire le leggi sulla naturalizzazione.
La riunione, costruttiva e producente si è svolta in uno spirito di rigenerato ottimismo per l’associazionismo dei calabresi in Svizzera e ciò nonostante l’emigrazione italiana ha ripreso a crescere dal 2007 con circa 12000 espatri ogni anno verso la Svizzera. Emigrazione italiana che si è aperta a ventaglio nella Comunità Europea senza attenuazioni e con evidente fuga di talenti dal Belpaese. Nel Precongresso della Federazione delle Associazioni dei Calabresi in Svizzera è stato volutamente sottaciuto il fenomeno dell’infiltrazione di frange mafiose dal Mezzogiorno d’Italia nel tessuto sociale Svizzero, fenomeno pericoloso combattuto dalla FACiS che è composta da gente onesta, laboriosa e rispettosa delle leggi e dei valori della terra ospitante, ma attenta al fenomeno mafioso spesso ignorato e sottovalutato per evidenti risvolti di ordine giuridico-economico, sociale e politico, ritenuti a torto irrilevanti dalle istituzioni Svizzere.
Gaetano Tozzo
già direttore scolastico