Berlusconi: Leggi ad personam? Mi indigno
Silvio Berlusconi è rientrato a Palazzo Grazioli dopo aver trascorso un mese lontano dalla capitale in seguito alla aggressione a Piazza Duomo del 13 dicembre e la lunga convalescenza ad Arcore durante il periodo delle feste. Il premier, entrando nella sua residenza romana, si è fermato a salutare giornalisti e giovani del “Club delle Libertà” che lo hanno accolto con lo striscione “Ben tornato Presidente” e sventolando bandiere.
I tempi della riforma fiscale? “Non lo so, c’é da lavorare, penso però che si possa fare quest’anno. Soprattutto se ci sarà la volontà di tutte le parti, penso che si possa fare”. Così il premier Silvio Berlusconi, fermandosi a parlare con i cronisti al suo rientro a Roma.
“Lo vedrò stasera”, ha risposto ai gionalisti che chiedevano quando avrebbe incontrato il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Il primo appuntamento per il presidente del Consiglio è stato il pranzo di lavoro sulla riforma della giustizia con il Guardasigilli Alfano, i coordinatori del Pdl, capigruppo, vice e presidenti di commissione.
“Fini? Per me non ci sono problemi. Abbiamo tanti anni di collaborazione leale alle spalle e io non ho mai avuto dubbi al riguardo”.
“Non voglio più parlare di queste cose, sono leggi ‘ad libertatem’ e mi indigno soltanto quando sento queste cose, e io non voglio indignarmi”. Così il premier ha commentato infine le parole del leader del Pd, Pierluigi Bersani, che chiede al centrodestra di non fare leggi ‘ad personam’ in materia di giustizia.