Il dottor Hu Tao, biochimico dell’Università di Boston, ha inventato un modo più preciso per verificare il grado di freschezza degli alimenti nel supermercato
Quando andiamo nei supermercati le etichette poste sugli alimenti ci danno delle informazioni utili, ma spesso non precise. Ad esempio, ci sono alimenti che vanno consumati entro una certa data. Ebbene, può capitare che quel determinato alimento può essere consumato anche un paio di giorni dopo la data di scadenza. Viceversa, alcuni frutti dalla bella apparenza possono essere già marci dentro. Ecco, per sapere a che punto gli alimenti siano sani e con capacità nutritive intatte, il ricercatore biochimico dell’Università di Boston, il dottor Hu Tao, ha inventato il “bollino intelligente”. Ecco la spiegazione della sua invenzione rilasciata a Tommaso Varotti in un’intervista che quest’ultimo gli ha fatto a proposito della sua scoperta: “Tutto nasce dalla necessità di capire quando gli alimenti raggiungono l’apice della loro capacità nutritiva, per trarne il massimo beneficio in termini nutrizionali. Tuttavia, la vista può ingannarci. Quante volte un frutto dalla bella buccia invitante si dimostra, con nostro disappunto, troppo acerbo o, peggio ancora, mezzo marcio? Oppure succede il contrario: brutto fuori e ottimo dentro. Così ogni giorno milioni di tonnellate di cibo sono gettate via inutilmente”.
Le attuali etichette non sono da buttare via, anzi, solo che non sono precise. Infatti, dice il dottor Hu Tao, esse indicano il ragionevole limite di tempo entro cui l’alimento, se ben conservato, si può consumare. Però tale scadenza si basa su un calcolo: il limite temporale segnalato serve ad evitare possibili intossicazioni alimentari. Ma a volte il cibo potrebbe essere mangiato anche un paio di giorni dopo la data indicata sulla confezione. A questo punto entra in gioco il “bollino intelligente”, che mostra al consumatore il processo di maturazione di ogni alimento, giorno per giorno, in modo che si possa essere certi che il cibo si può mangiare e che abbia completamente i suoi valori nutritivi.
Il dottor Hu Tao spiega cosa è esattamente il bollino intelligente e come funzione: “E’ un cerotto adesivo, semitrasparente, di forma rotonda e di dimensioni paragonabili a quelle di una moneta di due euro. Nel centro del bollino vi è il cuore tecnologico, cioè la parte “intelligente” dell’invenzione. L’adesivo, assai potente, può adattarsi sia alle superfici lisce, come quella di una mela, sia alle ruvide, come quella di un ananas. Sappiamo che nel processo di maturazione le cellule che compongono il cibo disperdono un debolissimo campo elettrico. A mano a mano che l’alimento marcisce, questo campo aumenta d’intensità. Abbiamo quindi pensato che porre sulla superficie dell’alimento un sensore capace di cambiare colore al variare di questo campo potesse rappresentare una soluzione al problema. Il sensore, contenuto sul bollino, è composto di microscopici filamenti d’oro e di una particolare seta, opportunamente trattata in laboratorio. L’oro cattura le variazioni elettriche e le trasmette alla seta che, a mano a mano che le riceve, cambia colore”. Il “bollino intelligente” può essere posto su uova, frutta, verdura e formaggi ma il dottor Hu Tao annuncia che potrebbe in futuro essere posto su alimenti liquidi come il latte. Secondo lui, “non c’è nessun rischio, perché le quantità d’oro e di seta sono talmente piccole che, anche se ingerite, non provocherebbero alcuna conseguenza.
Ovviamente non tutto sarà facile. Dapprima, dice il dottor Hu Tao, bisogna sottoporre l’invenzione ai grossisti che comprano dai contadini. Già loro potrebbero usare il bollino intelligente per controllare il grado di freschezza e di maturazione degli alimenti. Poi, in un secondo momento, al posto delle attuali etichette, si potrebbero usare mi bollini intelligenti. Secondo il dottor Hu Tao, anche le attuali informazioni contenute sulle etichette con il luogo di provenienza e il peso potrebbero essere salvate e ridate al consumatore. Ecco in che modo: “Grazie ai codici a barre che già utilizziamo. Basterà applicarne uno, piccolo, sul bollino per recuperare, una volta alla cassa o ricorrendo a speciali lettori che già ora sono a disposizione in alcuni supermercati, tutte le informazioni desiderate”. Per noi esiste un unico dubbio: è vero, come dice il dottor Hu Tao, che la “quantità d’oro e di seta sono talmente piccole che, se fossero ingerite, non provocherebbero alcuna conseguenza”, ma forse è vero anche che a furia d’ingerire ogni giorno alimenti con piccole quantità di oro e di seta un qualche pericolo ci potrebbe essere. Forse, non tocca a noi deciderlo.