Oggi i cristiani sono in maggioranza, ma i ricercatori sono convinti che le cose cambieranno
Nel mondo, circa 2,3 miliardi di persone sono cristiane: il cristianesimo è dunque la religione più diffusa, seguita dall’Islam, che conta 1,6 miliardi di fedeli, e dall’induismo, con circa 940 milioni. Secondo diverse ricerche, però, il cristianesimo non rimarrà la religione più diffusa.
Ad essere preoccupato per il destino dei cristiani è anche il Dioniso siriano-ortodosso in Svizzera, Isa Gürbüz: “Tra 20/30 anni, in Europa ci sarà una maggioranza di musulmani. La metà delle donne europee porterà un hijab” (il velo, ndr), afferma Gürbüz in un’intervista al Tagesanzeiger.
Il Dioniso continua, spiegando sul Tagesanzeiger che “quello che oggi causano migliaia di gruppi terroristici – dall’Isis, ai talebani o ad Al-Qaida – è il perpetuarsi del genocidio del 1915”, riferendosi alla morte di quasi due milioni di cristiani e ai milioni di cristiani convertiti all’Islam. Gürbüz spiega anche che questo terrore è destinato a continuare, perché l’intenzione dell’Islam è cacciare i cristiani dal medio Oriente.
Tasso di natalità basso e atei sempre più numerosi
Lo scopo degli oltre cinque anni di analisi di dati e fattori demografici, in 234 paesi e regioni, era quello di prevedere il destino delle cinque maggiori religioni (vedi box). Secondo i ricercatori dell’Istituto Pew di Washington, i dati raccolti lascerebbero pronosticare realmente quello che in futuro succederà alle religioni. Una delle previsioni riguarda l’Islam: si prevede che, non più tardi del 2070, nel mondo ci saranno più musulmani che cristiani.
Le ragioni per cui la Umma, la comunità musulmana, cresce più velocemente di quella cristiana, sarebbero molto plausibili.
Al giornale tedesco Welt, Alan Cooperman, direttore delle ricerche religiose all’Istituto Pew, spiega che è soprattutto il tasso di natalità nelle società musulmane ad avere un ruolo fondamentale, con una media di 3,1 bambini per ogni donna.
Secondo il ricercatore, tuttavia, anche altre ragioni spiegherebbero queste dinamiche, e una è la conversione religiosa: nel 2050, infatti, 106 milioni di cristiani rinunceranno alla propria religione, e molti si convertiranno all’Islam. Inoltre, il trend dell’ateismo si noterebbe soprattutto nei paesi con tasso di natalità basso, come in Europa, negli Stati Uniti o in Giappone.
In base a quanto dichiarato sul Welt, dei presunti 9,3 miliardi di persone che popoleranno la terra nel 2050, 2,8 miliardi saranno musulmani – un aumento del 73% – mentre di cristiani ce ne saranno 2,9 miliardi, aumenteranno, cioè, solo del 35%. Le ricerche hanno inoltre approfondito la situazione dei singoli paesi europei.
L’Italia è tra i paesi in cui la popolazione musulmana aumenterà maggiormente in termini di percentuali: +102,1% in vent’anni. Nel Regno Unito ci sarà un aumento del 94%, in Spagna dell’82,1%. In altri paesi l’aumento sarà persino più evidente, anche se, secondo il Sole24ore, in termini assoluti si tratta di numeri contenuti: +187,7% in Irlanda (dai 43 mila musulmani del 2010 ai 125 mila del 2030), +148,9% in Finlandia (da 42 mila a 105 mila), + 148,7% in Norvegia (da 144 mila a 359 mila).
Le tre religioni con più aderenti al mondo
Cristianesimo, circa 2,3 miliardi di aderenti
Islam, circa 1,6 miliardi di aderenti
Induismo, circa 940 milioni di aderenti