Cinque alla Toyota Prius, quattro alla Suzuki Baleno
La Toyota Prius è la prima vettura ad essere stata sottoposta ai nuovi test Euro Ncap che valutano la frenata automatica di emergenza (Aeb) salva-pedoni.
Includendo questo test nelle valutazioni generali sulla sicurezza delle auto, Euro Ncap mira a favorire l’impiego della tecnologia che evita gli investimenti dei pedoni in tutte le vetture. Anche la Suzuki Baleno è stata sottoposta ai nuovi test.
L’ultima generazione dei sistemi di frenata autonoma di emergenza – spiega l’Ente di sicurezza europeo – è in grado di rilevare non solo i veicoli che precedono, ma anche di “comprendere” le situazioni più impegnative in cui c’è il pericolo di investire dei pedoni. Frenando automaticamente, il sistema aiuta ad evitare o attenuare le conseguenze di un incidente.
Nei test sulla Prius, il sistema “Toyota Safety Sense” ha riconosciuto efficacemente possibili collisioni con pedoni e altre automobili, aiutando la Prius a raggiungere la prima valutazione a 5 stelle del 2016.
La Suzuki Baleno ha ricevuto 3 stelle grazie all’equipaggiamento di sicurezza standard. Suzuki offre anche il pacchetto di sicurezza opzionale “Radar Brake Support”, che comprende un sistema AEB da città e un sistema AEB interurbano. Con quest’ultimo pacchetto in dotazione, la Suzuki Baleno ha raggiunto 4 stelle ed è il primo veicolo ad essere stato valutato con un doppio sistema di voto.
Da quest’anno, Euro Ncap permette infatti due rating per lo stesso veicolo: nel primo, di default, il punteggio viene generato in base ai dispositivi di sicurezza di serie su tutta la gamma dei modelli della Ue a 28. Se il costruttore lo chiede, può essere pubblicato un secondo rating per le auto dotate di un “pacchetto sicurezza” disponibile su tutte le versioni ma venduto come optional o di serie solo in alcuni mercati.
Questo doppio sistema di valutazione permette ai consumatori di comprendere facilmente il beneficio sulla sicurezza che deriva dal pacchetto supplementare di prevenzione delle collisioni.
L’inclusione della frenata automatica di emergenza capace di rilevare anche i pedoni, nel sistema dei crash test Euro Ncap, “è una tappa fondamentale nello sviluppo della sicurezza automotive e aiuterà la proliferazione della tecnologia di prevenzione delle collisioni in tutti i segmenti del mercato. Allo stesso tempo, fornire informazioni precise e chiare ai consumatori sta diventando sempre più difficile. Il doppio voto sarà utilissimo per semplificare la scelta dell’auto più sicura”, ha affermato Michiel van Ratingen, segretario generale di Euro Ncap.
I nuovi test analizzano la risposta dell’Aeb in tre degli scenari urbani più frequenti: pedoni adulti che camminano (5 km/h) o corrono (8km/h) invadendo improvvisamente la corsia di marcia e la simulazione di un bambino che attraversa la strada uscendo dal retro di un’auto parcheggiata.
Curiosità
La difficile arte di attraversare la strada in Vietnam
Cosa c’è di più semplice che attraversare la strada? Basta aspettare che qualche macchina si fermi per lasciarvi passare, o ancora meglio sfruttare un semaforo pedonale. Ma in Vietnam le cose sono molto meno banali. In Vietnam, infatti, le macchine non si fermano quando un pedone attraversa la strada, ma si limitano a scansarlo. Il che rende il tutto un’esperienza tutt’altro che rilassante, anche considerato la densità di traffico sulle strade che è presente nelle maggiori città del paese. Le guide turistiche spiegano: “Volete andare dall’altra parte della strada, ma non sembra fattibile. A meno che non proviate. Attraversare il traffico in realtà non è così male. Dovete semplicemente farlo. La magia è che nessuno vi verrà mai addosso”. A rendere possibile la “magia” il fatto che la gran parte del traffico è composto da scooter e piccole vetture, che quindi riescono abbastanza agilmente ad aggirare i pedoni. La raccomandazione per i turisti è quella di camminare lentamente per evitare il traffico, ma anche di non fermarsi, dato che gli automobilisti si aspettano che i pedoni vadano avanti ed effettuano le manovre di conseguenza.
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foto: Lucas Jans
Askanews