Juventus e Roma non sbagliano il debutto, false partenze per Napoli e Inter, buona la prima del Milan, bravo il Sassuolo, male le neopromosse Crotone e Cagliari
La Juventus targata Higuain ha ripreso a vincere come fatto negli ultimi anni. I campioni d’Italia non steccano la prima, nessun passo falso come la scorsa stagione e contro la Fiorentina si prende l’intera posta in palio. A decidere la gara ci pensa subito Higuain, al quale bastano solo 8 minuti dal suo ingresso per andare subito in rete con la maglia della Juventus. L’argentino ha esultato come se fosse da anni alla Juventus e il pubblico ha risposto con altrettanto entusiasmo. Non è stata una Juventus entusiasmante ma Allegri ha molte soluzioni dal centrocampo in su, per riuscire a decidere le partite, con un Higuain in più. Il punto forte resta la difesa della Nazionale azzurra, con qualche anno in più, ma anche di difesa lo spettacolare mercato della Juventus ha regalato ad Allegri valevoli sostituti con Benatia e Dani Alves. Non è stata all’altezza la Fiorentina, raramente presentatasi in area bianconera. Sousa non ha trovato ancora gli equilibri giusto e solo a inizio ripresa la sua squadra ha fatto vedere le migliori cose, pareggiando con Kalinic. Resta però un’incognita la Fiorentina, nonostante sia rimasta la stessa della scorsa stagione.
Parte con il piglio giusto anche la Roma di Spalletti, che dopo un primo tempo opaco, dimostra di essere l’antagonista della Juventus, rifilando quattro gol all’Udinese. La Roma punta in alto ed è stata brava a sbrigare la pratica di una gara d’agosto sempre difficili da affrontare. Sarà meno debole senza pjanic ma Spalletti non sta lì a piangere e lavora per il salto di qualità. È stata una Roma simile alla scorsa stagione: spesso distratta svagata, ma quando è consapevole dei propri mezzi sa cambiare
passo e imporre un gioco veloce e ben manovrato che gli attaccanti sono bravi a rifinire in gol. L’Udinese è squadra giovane e con l’obiettivo salvezza e tecnicamente inferiore alla Roma. Dunque i giallorossi dovranno confermarsi e il ritorno in Champions League contro il Porto sarà il primo vero esame.
Il Napoli di Sarri non si smentisce e all’esordio stecca come la scorsa stagione con la sconfitta contro il Sassuolo. La stagione del dopo-Higuain inizia maluccio e il Napoli è costretto a rimontare due gol al neopromosso Pescara, che ha giocato un primo tempo di grande spessore. Il pari è giusto e rende più felice gli abruzzesi di Sarri. Il Napoli è mancato in alcune fasi della gara in brillantezza e la manovra è stata poco lucida, con Insigne e Gabbiadini abulici in attacco e la difesa apparsa statica sui gol. Con l’ingresso di Mertens e Milik, i partenopei cambiano volto e raddrizzano la partita con due gol del belga, ma restano i problemi di equilibrio tra i reparti che Sarri dovrà risolvere i prima possibile per mantenere il passo con la vetta.
Nuova dirigenza e cambio dell’allenatore, De Boer per Mancini, non risolvono i problemi della nuova Inter. Forse è presto per gli allarmismi ma contro il Chievo i nerazzurri sono un disastro e sono puniti da due gol di Birsa. L’alibi per il nuovo tecnico nerazzurro è di non aver avuto il tempo di lavorare con la squadra, ma i suoi azzardi con cambi di modulo e l’esclusione di Perisic si sono rivelati fallimentari. L’Inter ha giocato senza idee, con una difesa inadeguata, il nuovo acquisto Banega disorientato, Kondogbia ininfluente e Icardi perso e abbandonato in area avversaria. De Boer si era illuso e ha trovato il caos. Ora dovrà fare i miracoli per sistemare una squadra senza identità in un ambiente tutt’altro che tranquillo. Benissimo il Chievo che inizia nel migliore dei modi la prossima avventura salvezza con la solita tattica: lasciare il possesso palla agli avversari e ripartire in contropiede.
Inizia invece bene il Milan del dopo-Berlusconi che vince una pazza gara contro il Torino dell’ex Mihajlovic. Carlos Bacca, che doveva lasciare il Milan, è il grande protagonista con una tripletta. L’altro eroe rossonero è il giovanissimo portiere Donnarumma, che nel finale concitato ha parato il rigore di Belotti evitando cosi, la beffarda rimonta del Torino. Il Milan bloccato dal passaggio di proprietà ha giocato con gli stessi giocatori della passata stagione, ma le trame di gioco sono più veloci e se Montella riuscirà a dare un’impronta solida al suo gioco offensivo del 4-3-3 potrà riportare i rossoneri in Europa. Mihajovic ha una squadra solida, ma anche molto lavoro soprattutto per aggiustare la difesa e perfezionare il gioco. La Lazio mette da parte le difficoltà societarie e vince sul campo dell’Atalanta con un punteggio rocambolesco. Un 3-4 nato dalle prestazioni disastrose delle difese che hanno permesso agli attaccanti di andare in gol con facilità. I laziali avanti di tre reti, si rilassando nella ripresa, l’Atalanta riapre la gara, ma alla fine l’assedio finale è inutile per la buona gestione della Lazio. S’illudono le altre due neopromosse. Il Crotone resiste oltre 80 minuti sul campo del Bologna, prima di capitolare per il gol di Destro. I calabresi hanno dimostrato molta volontà e grazie al portiere Cordaz e molta fortuna , erano arrivati al primo storico punto in Serie A. La vittoria del Bologna è comunque meritata, troppo il divario tecnico in favore dei bolognesi che hanno dominato peccando però i fase di finalizzazione. Borriello ha illuso il Cagliari sul campo del Genoa. I sardi avrebbero potuto chiudere la gara ma Giannetti ha colpito solo il palo. Poi il Genoa si sveglia nell’ultimo quarto d’ora e capovolge il risultato anche grazie all’apporto dei nuovi entrati Ntcham e Rigoni autori di due delle tre reti. Il nuovo Genoa targato Ivan Juric (ex Crotone) comincia bene la nuova avventura. Vince anche l’altra squadra genovese, la Sampdoria che sconfigge fuori casa l’Empoli del nuovo corso Martusciello. Basta il bel gol di Muriel alla squadra di Giampaolo (ex Empoli) per iniziare la stagione con il piede giusto. Il gioco dei blucerchiati appare già efficace, mentre l’Empoli non ha demeritato, che deve recriminare per non avere sfruttato le poche occasioni create.
Il Sassuolo si cala sempre più nei panni della nuova grande del calcio italiano. Dopo le strepitose vittorie in Europa League anche l’esordio in campionato fa ben sperare. Il progetto Sassuolo-Di Francesco sta dando i frutti sperati. Squadra che gioca divertendosi e che ha fiducia nei propri mezzi. L’allenatore lancia titolari a centrocampo i giovani Sensi (all’esordio in A) e Mazzitelli e il gioco veloce e manovrato del Sassuolo non ne risente. La squadra emiliana domina il Palermo, ancora in fase di costruzione e che ha opposto soltanto l’orgoglio, e i ripetuti tiri in porta dimostrano la qualità di gioco della squadra di Di Francesco. In questo campionato non sarà facile per nessuno affrontare il Sassuolo, la squadra più italiana della Serie A.
G.S.
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