Brillanti prestazioni della coppia di testa, perde terreno il Napoli, Fiorentina più vicina al 3° posto, l’Inter si aggiudica il derby
L’ultima giornata del 2013 vede le prime due staccarsi dalle inseguitrici. Prima dello scontro diretto del 5 gennaio, Juventus (1-4) e Roma (4-0) si sbarazzano facilmente dell’Atalanta e del Catania. A Bergamo la Juventus soffre solo nel primo tempo, ma nella ripresa dilaga con le reti di Pogba, Llorente e Vidal. Ennesima prestazione di forza e carattere dei bianconeri. È un dettaglio di poco peso l’imbattibilità persa da Buffon (745’), in confronto alla nona vittoria consecutiva in campionato, che permette alla squadra di Conte di presentarsi allo scontro diretto con 5 punti di vantaggio e di allontanare il Napoli a -10. Brava l’Atalanta per un tempo, che ha mantenuto equilibrato, ma dopo l’1-2 non ha trovato più spazi per far male alla Juventus.
Resiste la Roma (4-0) che risponde alla Juventus travolgendo il Catania, fanalino di coda. Con il capitano tornato titolare, ma senza De Rossi e Strootmann squalificati, Garcia imposta una squadra offensiva, affiancando al capitano Ljajic, Gervinho e Destro. Primo tempo opaco, la Roma si sveglia nella ripresa e impressiona in attacco, sorretta da una difesa solida intorno a Castan e Benatia. Quest’ultimo ha spinto la squadra alla vittoria con una doppietta. Archiviata la pratica Catania, il pensiero della Roma (imbattuta) è già allo scontro diretto, dove avrà la possibilità di ridurre lo svantaggio, o come minimo di mantenerlo. Nel Catania non ha funzionato niente ed è apparso quasi rassegnato a una retrocessione ormai quasi inevitabile. A De Canio non mancherà il lavoro durante le feste.
Il pareggio nell’anticipo di sabato sera a Cagliari ha lasciato l’amaro in bocca al Napoli (1-1). Lentamente la squadra di Benitez sta scendendo dal treno scudetto, anche se in classifica i punti sono tre in più dello scorso torneo. Non riesce il colpaccio di fine anno, perché il Napoli gioca solo a tratti bene e nei momenti decisivi è poco cinico. Higuain risponde al gol di Nené, ma la squadra va a sbattere contro il muro dei sardi e quando segna Callejon, la rete viene (giustamente) annullata. Il pari fa più comodo al Cagliari, ora al quinto risultato utile consecutivo. Benitez, per rientrare nella corsa scudetto, si aspetta rinforzi per sistemare difesa e centrocampo. La Fiorentina (0-1) non si esprime ai suoi livelli abituali, ma con un’altra magia di Giuseppe Rossi conquista tre punti pesanti sul campo del Sassuolo. La partita è stata equilibrata, ma molto noiosa e dalle poche emozioni. La vittoria permette ai viola di avvicinare il terzo posto e di mettere pressione al Napoli, ora a -3. Il Sassuolo è invece alla terza sconfitta consecutiva e in flessione rispetto a un mese fa.
La stracittadina milanese nel posticipo domenicale non è stata proprio indimenticabile. Partita povera di bel gioco, che l’Inter (1-0) vince giustamente grazie a un colpo di tacco di Palacio a 5′ minuti dalla fine. La prima vittoria della gestione Thohir. Le squadre giocano con poco coraggio e c’era da aspettarselo. Meglio nel primo tempo il Milan, che sfiora il vantaggio in due occasioni, ma l’Inter recrimina per un netto fallo da rigore su Palacio. Nella ripresa calano i rossoneri che non hanno abbastanza spinta da Kakà e Balotelli e cresce l’Inter che cerca con più veemenza la vittoria, soprattutto nel finale. La vittoria avvicina l’Inter alla zona Champions col Napoli distante cinque lunghezze, ma per Mazzarri resta ancora molto lavoro da svolgere. Il Milan ormai ha compromesso la stagione e chiude il 2013 vicino alla zona retrocessione. Allegri sembra risentire dell’instabilità che regna in società e adesso gli viene a mancare anche la difesa di Galliani. Dalla prossima stagione il Milan dovrà cominciare da capo con la rivoluzione.
Il Verona (4-1) ottiene l’ottava vittoria su nove in casa battendo la Lazio. La partita è stata ricca di occasioni e i veneti l’hanno vinta per essere stati più precisi sotto porta, con Toni (doppietta), Iturbe e Romulo. Un Verona da applausi dunque, che difende il 5° posto con i 29 punti conquistati fino a ora. La Lazio continua a non vincere in trasferta e non solo la classifica si fa delicata, ma anche la posizione di Petkovic. Ora il Torino (4-1) sogna l’Europa. Con la straripante vittoria sul Chievo, i granata hanno conquistato 13 punti nelle ultime cinque gare e hanno consolidato il 7° posto. Il Torino ha dimostrato di essere un gruppo compatto e bravo a reagire alle difficoltà, dopo il gol di Thereau che aveva illuso il Chievo. Nella ripresa domina il Torino trascinato dalla coppia d’oro Cerci-Immobile (diciassette gol in due in campionato), protagonisti della rimonta granata. Per il Chievo buono il primo tempo ma male la fase difensiva, dove ha commesso molte leggerezze. Allarmante per una squadra che insegue la salvezza.
In zona retrocessione ritorna alla vittoria il Bologna (1-0) dopo due mesi. Una prodezza di Diamanti basta a piegare il Genoa, che nelle ultime cinque partite ha conquistato soltanto tre punti, invertendo così la rotta da quando è tornato Gasperini. Per il Bologna è un calcio alla crisi e la conferma di Pioli in panchina, in settima vicino al licenziamento. Il pari tra Sampdoria e Parma (1-1) sta stretto alla squadra di Donadoni, che nel secondo tempo ha dominato. La Sampdoria di Mihajlovic mantiene l’imbattibilità, sapendo soffrire e conservare la lucidità anche nei momenti più difficili. Continua il momento negativo del Livorno (1-2), sconfitto in casa dall’Udinese, e ora penultimo. I toscani giocano bene nel primo tempo, ma nella ripresa non sono mai in partita. L’Udinese dopo il vantaggio non rischia più nulla e porta a casa i tre punti che rasserenano l’ambiente.
Classifica 17° giornata:
Juventus 46; Roma 41; Napoli 36; Fiorentina 33; Inter 31; Hellas Verona 29; Torino 25; Genoa, Cagliari, Parma, Udinese e Lazio 20; Milan 19; Atalanta e Sampdoria 17; Chievo e Bologna 15; Sassuolo 14; Livorno 13; Catania 10