POZZALLO (RAGUSA) 26.10.2009 – Non si è ancora conclusa l’odissea del barcone, con oltre 200 migranti a bordo, che da tre giorni naviga nel mare in burrasca, “scortato” dalla petroliera italiana Antignano. L’imbarcazione, che ieri sera si trovava a circa 50 miglia a est di Malta, oggi dovrebbe entrare nelle acque italiane. Le operazioni di soccorso sono rese particolarmente difficoltose dalle proibitive condizioni meteo: il mercantile non può infatti avvicinarsi perché rischia di speronare la “carretta”; sia le autorità maltesi sia quelle libiche si sono rifiutate fino ad ora di intervenire, nonostante la richiesta avanzata dal Comando generale delle Capitanerie di Porto. Ieri sera erano partite dal porto di Pozzallo due motovedette della Capitaneria, con alcuni medici a bordo, costrette però a fare rientro a causa delle cattive condizioni del mare. Questa mattina una delle due unità è salpata nuovamente per raggiungere il barcone con gli immigrati.
“Il barcone non può essere riportato in Libia, tanto più che tra questi migranti sono presenti potenziali richiedenti asilo”, afferma Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo. “L’Unione europea intervenga immediatamente per evitare questa nuova violazione delle norme internazionali”, aggiunge. “Che sia l’Italia o Malta ad accogliere il barcone conta poco: l’importante è che centinaia di donne, uomini e bambini non vengano riportati in un paese che non può e non vuole garantire il rispetto dei loro diritti”.