Riceviamo e pubblichiamo l’istanza formale del Comites di Zurigo inviata alle cariche politiche italiane, relativa alle recenti modifiche alla normativa sulla cittadinanza italiana, introdotte con l’articolo 3-bis della Legge 74/2025
Al Presidente della Repubblica Italiana, On. Sergio Mattarella
Ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
Al Ministro e al Viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Ai Capi Gruppo di tutte le forze politiche del Parlamento Italiano
Al CGIE
All’Intercomites Svizzera
Illustrissimo Signor Presidente,
Onorevoli Parlamentari, stimati Consiglieri,
con la presente intendiamo esprimere, a nome del Comites di Zurigo, la nostra più ferma opposizione
al contenuto dell’articolo 3-bis della Legge 74 del 23 maggio 2025 (già D.L. 36 del 28 marzo 2025),
che modifica in modo rilevante la Legge n. 91/1992 sulla cittadinanza italiana.
Secondo la nuova disposizione legislativa, le persone, nate all’estero e titolari di una doppia
cittadinanza, non potranno più trasmettere la cittadinanza italiana ai propri figli, salvo che uno dei
genitori o dei nonni sia in possesso esclusivo della cittadinanza italiana.
Riteniamo tale norma ingiusta e discriminatoria, in particolare nei confronti degli italiani residenti
stabilmente all’estero, soprattutto in Europa, che hanno da sempre mantenuto un forte legame con
l’Italia e con le sue istituzioni.
Comprendiamo la volontà di contrastare fenomeni di falsificazione documentale, come purtroppo
avvenuto in alcuni Paesi dell’America Latina (in particolare Argentina, Brasile, Venezuela), dove
sono emersi numerosi casi di frode legati a false certificazioni rilasciate da comuni italiani per
ottenere la cittadinanza iure sanguinis.
Tuttavia, penalizzare indistintamente tutta la platea di italiani all’estero, molti dei quali integrati,
onesti e attivamente legati all’Italia, non può essere la soluzione. Limitare la trasmissione della
cittadinanza a causa della doppia cittadinanza dei genitori è un atto che colpisce intere generazioni di
italiani nati e cresciuti all’estero, senza distinzione tra chi agisce in buona o in mala fede.
Chiediamo pertanto:
- L’abrogazione o la revisione profonda dell’art. 3-bis della Legge 74/2025;
- L’adozione di misure mirate e proporzionate, che colpiscano chi dichiara il falso con
conseguenze adeguate, ma tutelino il diritto alla cittadinanza per chi ne ha legittimamente
diritto; - Un dialogo aperto con i rappresentanti degli italiani all’estero (Comites, CGIE, associazioni)
prima di approvare leggi che impattano così profondamente la nostra comunita.
Siamo convinti che la cittadinanza italiana non sia solo un atto amministrativo, ma un vincolo di
identità, cultura e appartenenza, che deve essere tutelato e trasmesso anche alle generazioni future,
specialmente da chi, pur vivendo fuori dai confini, continua ad onorare e sostenere il nostro Paese.
Restiamo a disposizione per un confronto costruttivo e inviamo i nostri più cordiali saluti.
Il Presidente del Comites di Zurigo
Gerardo Petta