Putin: stop a sanzioni. Renzi: rispettare accordi Minsk 2
Visita di 4 ore per Vladimir Putin a Expo Milano 2015. Nel giornata dedicata al suo Paese, il presidente della Federazione Russa è stato accolto dal presidente del consiglio Matteo Renzi e dal tradizionale alzabandiera: la Russia, ricordano i due nella cerimonia iniziale, è stata tra le prime a sostenere la candidatura di Milano a Expo. L’intervento di Putin è accompagnato dall’entusiasmo di un gruppo di sostenitori con le bandiere in mano e il cartello “salva il mondo”.
La visita, scandita dal rigido protocollo di sicurezza, continua nel padiglione russo, dove i due leader brindano con il kvas, bevanda russa poco alcolica, accogliendo la scherzosa richiesta di Renzi, preoccupato dalla vodka. Ultima tappa è Palazzo Italia, dove si svolge la conferenza stampa congiunta, preceduta da un bilaterale tra i leader: al centro degli interventi l’attualità internazionale: le sanzioni alla Russia, la situazione in Ucraina, il rapporto con il G7 dopo l’ultimo vertice in Germania. Putin lo liquida come “un club di interessi”. “La vera questione oggi riguarda gli accordi di Minsk 2: se rispettati, e il presidente Putin sottolinea integralmente e tutti rispettati, è la stella polare e il punto di riferimento per tutti”.
Le compagnie italiane con cui “abbiamo progetti sono ferme a causa delle sanzioni” per questo “dobbiamo cercare di toglierle o usare altri strumenti, serve una via d’uscita” ha detto Putin, sostenendo che le sanzioni contro Mosca stanno danneggiando le aziende italiane che hanno perso “un miliardo di euro”. Proprio alcuni rappresentanti delle principali imprese italiane, da Eni a Finmeccanica, hanno partecipato alla colazione di lavoro seguita alla conferenza, prima dell’appuntamento con Mattarella e Papa Francesco.
L’appuntamento con Papa Francesco è durato cinquanta minuti il colloquio a porte chiuse tra il Papa e il presidente russo Vladimir Putin nel palazzo apostolico vaticano. Il Papa si è rivolto al leader russo parlando in tedesco esordendo con un “Willkommen”. Putin ha regalato al Papa un ricamo d’oro fatto a mano con la raffigurazione della chiesa del Salvatore distrutta in epoca sovietica e poi ricostruita”. Bergoglio ha donato al leader russo una copia della Evangelii Gaudium e la consueta medaglia dell’angelo della pace: “Questo – ha detto per mezzo dell’interprete – è l’angelo della pace che vince tutte le guerre e parla di solidarietà tra i popoli”. E la pace è stata anche al centro del colloquio. Il pontefice ha chiesto “l’impegno in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace in Ucraina”, e si è convenuto sulla importanza di ricostruire un clima di dialogo e che tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk.
Askanews