Capita di avere dolori e crampi addominali, senso di pesantezza, gonfiore e meteorismo, gas intestinali e scariche diarroiche, magari alternate a periodi di stipsi. Tutto questo viene definito generalmente colite, anche se il termine è improprio. Si dovrebbe parlare più correttamente di Sindrome dell’intestino irritabile, che è una situazione di disagio caratterizzata, appunto, da una pluralità di sintomi. In passato si è molto insistito su ansia, stress, disturbi emozionali e depressione passeggera. Tutte queste situazioni psicologiche possono in qualche modo produrre conseguenze fisiche: è ciò che si dice somatizzazione di determinati disagi. Oggi, però, pur non trascurando le cause psichiche, si tende ad individuare delle cause organiche. Si è visto che la Sindrome dell’intestino irritabile è collegata a intolleranze alimentari o a un non corretto assorbimento di zuccheri come lattosio e fruttosio. A volte si tratta di manifestazioni di tipo allergico o di un eccesso di popolazione batterica nell’intestino tenue. Soprattutto, però, si è scoperta una evidente correlazione con fenomeni di tipo infiammatorio. Ci sono analisi e studi clinici che lo confermano. L’infiammazione, quindi, anche se a uno stadio non particolarmente acuto, gioca un suo ruolo nella genesi della malattia. Non un ruolo esclusivo, ma certamente importante. Per farla breve, ci sono una pluralità di sintomi che provengono da una pluralità di cause, quindi è necessaria anche una pluralità di rimedi.
Vediamo prima i sintomi in maniera più dettagliata. Se da più di tre mesi si accusano i seguenti sintomi in maniera continuativa o ricorrente, è probabile che si soffra di intestino irritabile. Primo: dolori e disturbi addominali che diminuiscono con la defecazione, anche associati a cambiamenti nella frequenza delle scariche e/o alla consistenza delle feci. Secondo: almeno due tra i disturbi sotto elencati, almeno una volta ogni quattro giorni (frequenza dell’alvo alterata, cioè più di tre scariche al giorno o meno di tre alla settimana; alterata consistenza delle feci, cioè troppo dure o troppo molli; alterato transito delle feci, cioè sforzo eccessivo, urgenza accentuata, senso di evacuazione incompleta; presenza di muco nelle feci; sensazione di gonfiore e tensione a livello addominale. Bisogna precisare che quando però prevale la stitichezza, bisogna ricorrere a rimedi diversi da quelli generali che stiamo per indicare e farsi consigliare dal medico. Dunque, i rimedi sono cinque principi attivi. Il primo è l’acido 3-acetil 11-cheto B-boswellico, meglio noto sotto la sigla AKBA, estratto dalla preziosa resina di una pianta indiana, la Boswellia serrata. Il secondo è l’Aspergyllus oryzae, da cui si ricava un mix di enzimi digestivi che eliminano9 gli zuccheri che ristagnano nel lume intestinale. Il terzo è l’Incensolo acetato, prodotto naturale che rinforza l’effetto antinfiammatrio dell’AKBA. Il quarto è l’Olio essenziale di finocchio selvatico, che disinfetta l’intestino. Il quinto è lo zinco, micronutriente minerale essenziale per la nostra salute. Aiuta a combattere tristezza e depressione e riduce la frequenza delle scariche di diarrea. Infine, bisogna evitare al massimo alcuni cibi che sono: latte e derivati; alimenti grassi, fritti e intingoli; verdure tipo legumi, cipolle, cavoli, broccoli, cavolfiore ne cavolini di Bruxelles; cereali integrali; frutta come uva, banane, albicocche; dolciumi come cioccolata e bevande zuccherine; tè e caffè.
3 commenti
Salve, io vorrei sapere se sono effettivamente soggetto a questo problema elencato dell’intestino irritabile. ecco i miei sintomi:
Dopo mangiato (di più a cena) nel giro di massimo un ora ma anche meno inizio a sentire percettibile gonfiore che viene seguito da dolori ed irrigidimento dell’addome , i dolori passano velocemente dalla parte alta alla parte vicino alla vescica con imminente bisogno di defecare, inizialmente difficile defecazione dolorosa che poi diventa continua e diarroica. il processo dura fino a 3 ore continue ove sono costretto a continue puntate al bagno, il tutto provoca un’accentuata stanchezza e dolori alla schiena causati credo dall’irrigidimento generale e dalla posizione in bagno. il dolore si allieva leggermente con borsa dell’acqua calda sulla pancia. Al termine della situazione rimane stanchezza. Successivamente ho come un “bonus di tempo” ove anche mangiando non sto male in quanto completamente svuotato e posso mangiare ma si ripresenta poi a stomaco pieno.
Ho eliminato latticini , verdura, frutta legumi e cibi pesanti migliorando la mia condizione che rimane comunque estremamente critica.
quando ho bisogno di andare in giro assumo a volte del debridat che sembra a volte migliorare temporaneamente la situazione .
rimango in attesa di un vostro cortese riscontro
Da 16 anni soffro di colon irritabile li ho provate tutte. Dio io non esiste uno spasmex che passano i dolori ? Ogni volta mi sembra di partorire un figlio sono gli stessi dolori..e per 3 giorni sto a letto con forti dolori alla testa e allo stomaco. ..Ho girato tutti i gastroenterologi ma senza risultato.. continuo ad Uscire soldi x medicine piu di 150 al mese di farmaci .che poi è una patologia che non viene riconosciuta.cosa mi consigliate in merito
Da anni soffro così, guai se vado in ambienti con aria condizionata…
Ho trovato casualmente sollievo con questo prodotto BODYFOCUS simbiotic
questo può aiutare a capire che diamine hò?