Saranno 67 i nuovi Consiglieri nazionali. Fino al 5 dicembre, quando si apriranno i lavori della sessione invernale, i parlamentari saranno istruiti al loro nuovo compito con dossier e un opuscolo di informazioni pratiche. In novembre si terrà una giornata informativa, in cui saranno presentati i servizi del Parlamento e spiegati i lavori parlamentari. Il salario è di 25.000 franchi l’anno, in più sono retribuite sia le giornate di sessione e sia le riunioni diurne delle commissioni con 400 franchi. Anche le spese di soggiorno in hotel sono pagate dal Parlamento, mentre per i viaggi riceveranno un abbonamento generale delle FFS di prima classe. Le retribuzioni per un parlamentare possono raggiungere 136.000 franchi annui. Il proporzionale premia nel 2011 il Partito Socialista (PS). Nonostante abbia perso lo 0,8% di elettori il PS ha conquistato 3 mandati in più rispetto al 2007, mentre i Verdi, perdendo l’1,2% degli elettori, hanno dovuto fare a meno di 5 seggi. Chi non ha poco confidenza con il sistema elettorale proporzionale si meraviglia di questi risultati. Quali influenze abbiano le particolarità dei collegi elettorali o le congiunzioni di liste resta un calcolo ipotetico. I cantoni sono collegi elettorali chiusi e gli ostacoli concernenti le elezioni variano secondo la forza della popolazione, mentre i partiti hanno la possibilità di ottimizzare tatticamente il loro numero di seggi. Tutto questo porta alle deformazioni sopra citate. Il clamoroso pareggio in Ticino. Tra Marco Romano e Monica Duca Widmer entrambi del PPD, che hanno ottenuto lo stesso numero di voti (23.979) per l’elezione al Consiglio nazionale, il problema del pareggio è stato risolto con il sorteggio al posto del riconteggio delle schede. La dea bendata (con un programma informatico) ha premiato Monica Duca Widmer, che andrà cosi a Berna. Il Governo ticinese spiega la decisione per il sorteggio: “Non esistono né le basi giuridiche né quelle tecniche per un eventuale riconteggio”. Resta ovviamente aperta la via del ricorso sulla proclamazione dei risultati. Rimane stabile la quota delle donne nel Consiglio nazionale. Sono 59 le parlamentari elette nel 2011, una in meno rispetto al 2007, e che equivalgono al 29,5%. Bisogna attendere i ballottaggi per il Consiglio degli Stati per avere il numero definitivo delle deputate, poiché conterà chi sostituirà i consiglieri che saranno eventualmente eletti agli Stati. Il Partito dei pirati svizzero senza seggio. Trend nella tornata elettorale svizzera. Molti politici candidati hanno usato internet per la campagna elettorale. Nonostante si siano giovati di molto spazio sulle reti sociali e creato blogs, lo strumento della rete non è stato comunque decisivo. Tuttavia i politici vedono nei canali virtuali una piattaforma ideale per raggiungere meglio gli elettori. Sulle pagine di Facebook sono aumentate le discussioni, che per i politici significano lavoro in più. Ciononostante in il futuro non disdegneranno a professionalizzare i forum su internet. Il partito che ha usato internet come canale principale per le attività politiche non è riuscito ad ottenere però nessun seggio: il Partito dei pirati non è riuscito a emulare quello tedesco, che aveva ottenuto l’8,9% alle elezioni tedesche. Gli 81 candidati svizzeri all’estero per il Consiglio nazionale (raddoppiato in confronto al 2007) non hanno riscosso molto interesse in Svizzera. Per il direttore dell’Organizzazione svizzeri all’estero Rudolf Wyler, le candidature hanno senso, perché sono una forma di comunicazione tra svizzeri in patria e i residenti all’estero. I partiti segnalano così il loro interesse per le vicende di chi risiede all’estero. Nessun candidato della cosiddetta quinta svizzera, che conta 130.000 elettori, è stato eletto nel Parlamento svizzero. Gaetano Scopelliti