Sei conosciuto come Robb Cole, ma il tuo nome è Roberto Colonna, raccontaci le tue origini italiane
Le mie origini sono calabresi, i miei genitori sono emigrati tanti anni fa in Svizzera ed io, come anche i miei fratelli, siamo nati e cresciuti in Svizzera. Sono legato moltissimo all’Italia perciò canto in italiano e non credo che lo lascerò mai, ma canto anche in inglese. Quando ho tempo vado volentieri in Calabria per rilassarmi. Il nome Robb Cole e nato perché cantando in inglese i miei produttori hanno voluto avere un nome più internazionale.
Come e quando hai capito che la musica era la tua strada?
Ho capito prestissimo all’età di 5/6anni che la musica era la mia strada. Infatti ho iniziato a suonare il flauto e poi ho cambiato suonando il violino per poi poter studiare il canto classico e così entrare nel mondo del canto che mi ha da sempre affascinato, da lì non mi sono più fermato.
Qual è stato il tuo percorso per raggiungere il successo?
E stato ed é un percorso lunghissimo e duro. Dopo i primi studi ho incontrato il produttore Inglese S. Sanders con cui abbiamo iniziato a fare delle produzioni che purtroppo non hanno portato i frutti che speravamo, così con il suo aiuto sono entrato in una compania Musical ed ho studiato canto, recitazione e ballo ed abbiamo potuto presentare un musical in anteprima mondiale a Zurigo. Nel 2004 ho inciso il mio primo singolo ufficiale in inglese dal titolo “This night” insieme al produttore Sergio Fertitta che è uscito in Svizzera. Dopo un altro singolo in inglese nel 2005 con videoclip, finalmente, nel 2007 é uscito sul mercato italiano e svizzero il mio primo album con 10 brani inediti tutto in italiano “Indescrivibile”, sotto la mia etichetta discografica “rc-music records”. L’azienda oggi chiamata “41250 management International Group GmbH”, realizza concerti in America, India e naturalmente Italia e Svizzera. Da lì è nato anche il duetto “Dancing On The Beach” con la regina della dance anni ’80, Ivana Spagna, con cui sono entrato subito nelle classifiche Dance internazionali, una bella soddisfazione.
“Domani è un altro giorno” è il primo singolo del tuo ultimo album dall’omonimo titolo. La canzone lancia un messaggio importante contro l’omofobia. Cosa ti ha spinto ad interessarti ad un tema così delicato?
È una storia nata per caso, dopo che ho incontrato il mio attuale produttore e management di fama Luca Venturi. Durante la lavorazione al mio album, lui mi propose il brano “Domani è un altro giorno” da includere nel album che ho ascoltato e mi è piaciuto subito, come anche la tematica. Abbiamo tanta discriminazione nel mondo, non capisco perché due persone che si vogliono bene, che si amano non possono essere accettati come tutti. Siamo tutti esseri umani che cerchiamo amore e felicità niente altro, non siamo poi così diversi. Visto l’importanza dei contenuti il brano ha avuto il privilegio di ricevere il patrocinio ufficiale dell’Aricgay, l’associazione gay lesbica italiana più grande, cosa che non avevano mai fatto prima.
L’album “Domani è un altro giorno” vanta collaborazioni importanti. Come sono nate?
Ci sono state varie collaborazione come il duetto con Ivana Spagna “Dancing On the beach” che è stato inciso insieme a lei negli studi a Bologna. Lavorando al brano ho pensato che fosse adatto ad un duetto e la prima persona che mi e venuta in mente è stata Ivana essendo un suo fan. I miei produttori hanno contattato il fratello, Theo Spagna, e dopo una settimana avevamo già la risposta positiva. Da quella collaborazione è nato anche il brano “You Can Fly” scritto insieme a Theo Spagna e Davide Rivaz. Un’altra collaborazione è il duetto con Marie Claire D’Ubaldo, la stessa che ha sfondato con il grande successo “The Rhythm Is Magic” ed ha scritto per vari artisti come Celine Dion, Enrique Iglesias. La collaborazione con lei è nata inviando una richiesta al produttore con cui eravamo in contatto visto che la mia etichetta rc-music records, stava lavorando per lei alla promozione del brano “The Rhythm Is Magic” versione 2009 per la Svizzera. Lui ha passato la richiesta a Marie Claire la quale ha subito accettato e ha scritto appositamente il brano che ha voluto cantare con me. Con il produttore Luca Venturi, con cui abbiamo registrato negli studi a Milano il Metropolis; da Londra il produttore Patrick Jordan (che ha collaborato con Leona Lewis, il Divo), ma poi ci sono molti altri: Sergio Fertitta, Gianni Cagliano, Giovanni Rosina, Rinaldo Prandoni.
Abbiamo visto che contiene sia brani in italiano che in inglese a cosa è dovuta questa scelta?
Come detto prima ho iniziato nel 2004 in inglese, mentre le altre registrazioni erano in italiano. Poi sono ritornato all’inglese e così ora è nato questo album misto. È stata anche una scelta dettata da alcuni fatti, per esempio da anni Ivana voleva ricantare in inglese, oppure Marie Claire che canta solo in inglese…
Dal 22 giugno le radio trasmettono “Esta vida” e pare che abbia tutti i requisiti per affermarsi come tormentone dell’estate 2012. Parlaci di questo brano.
Dopo il brano “Domani è un altro giorno” che ha un messaggio preciso intenso, abbiamo scelto questo brano molto estivo che fa divertire e fa pensare alle belle cose nella vita, come festeggiare con gli amici, ballare stare in spiaggia insomma…godersi la vita. È un brano molto fresco, ballabile, dance. La versione sul album è in italiano, “Se questo è solo un sogno”, il mio team ed io abbiamo deciso di farlo uscire nella versione Spagnola “Esta Vida”.
Progetti per il futuro?
Per ora stiamo lavorando alla promozione del album appena uscito che sta andando molto bene soprattutto in Italia, distribuito da EDEL Italy. Prossimamente ci saranno i concerti però stiamo già pensando ad un nuovo progetto per il 2013 che sarà una sorpresa.
Vi farò sapere il più presto possibile…