Redazione, il 27 giugno veniva pubblicato su La Pagina il mio intervento contenente una serie di temi di primaria importanza, che ci riguardano come italiani nel mondo. Gli stessi temi in evidenza furono sottoposti anche all’attenzione di tutti i Parlamentari eletti nella circoscrizione estera, al Sottosegretario Senatore Antonio Merlo, al Segretario del CGIE Michele Schiavone, al Coordinatore delle Consulte Regionali, Luigi Scaglione. La data dell’uscita del pezzo non è stata casuale, bensì, il più possibile programmata, che potesse arrivare a destinazione qualche giorno prima dell’apertura della riunione plenaria del CGIE, svoltosi a Roma dal 4 al 6 luglio 2018.
Dalle mie informazioni, il pezzo proposto è stato recepito da tutti i soggetti chiamati in causa, con alcuni di loro ho avuto anche la conferma con atti concreti. Come ad esempio dall’On. Massimo Ungaro, che ha presentato un’interrogazione per quanto riguarda i “Conti Dormienti”. Dalla Senatrice Laura Garavini che ha presentato un’interrogazione sull’apertura dei Conti Correnti per i residenti nei paesi extra comunitari, come ad esempio la Svizzera, mentre per i paesi della Comunità europea, il problema è stato risolto con la direttiva europea 2014/92 e fatto proprio dal parlamento Italiano con il Decreto Legislativo n.37/2017. Come dalla Senatrice Francesca Alderisi, che ha presentato una proposta di legge sulla cittadinanza, per aiutare e semplificare la procedura per l’acquisto e il riacquisto della cittadinanza italiana. Infine, solo per ordine di presentazione, e per il momento cito anche la mozione urgente per la costituzione del Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero (CQIE) del Senatore Francesco Giacobbe, ma sottoscritta anche dai Senatori: Laura Garavini, Francesca Alderisi, Raffaele Fantetti, Adriano Cario, tutti eletti all’estero.
Avviandomi alla conclusione, credo che non sia un’eresia se dico che, nell’arco di quattro settimane da quel servizio-sprono, dove 4 dei 10 temi che sono stati sottoposti all’attenzione dei Parlamentari del CGIE e dal Coordinatore delle Consulte Regionali, hanno iniziato ad avere visibilità. Certamente è solo un’inizio, ma si dice che chi ben comincia è già a metà del percorso. Ora mi aspetto che anche gli altri eletti all’estero presentino altri temi per noi di primaria importanza.
Questa nota, vuole essere anche da sprono a tutti coloro impegnati in emigrazione e continuano ad essere scettici sull’operato degli eletti all’estero. Io credo che se tutti noi partecipiamo e continuiamo a spronarli, forse qualche risultato lo raggiungiamo. Sicuramente non vi è sfuggito il fatto che, nel citare Senatori ed Onorevoli, non ho citato l’appartenenza politica, proprio per dare un messaggio chiaro a tutti, l’emigrazione non appartiene a nessuna forza politica, pertanto, quando si tratta di difendere diritti e doveri di noi italiani all’estero, dev’essere un obiettivo comune per tutti. Se anche alla Camera, come in Senato si riuscisse a costituire un Comitato per le questioni degli italiani all’estero, abbiamo fatto tombola!
Ticchio Giuseppe
Componente dell’esecutivo del Comites della circoscrizione consolare di Zurigo
La risposta della Senatrice Garavini a Giuseppe Ticchio
In merito a possibilità di aprire un conto corrente alle poste, in qualitá di residenti in Svizzera scrivo quanto segue, ricevuto da poste italiane
.a. on. L. Garavini
È possibile aprire un conto corrente BancoPosta a un residente all’estero, ferme restando le seguenti condizioni:
cittadinanza italiana
passaporto valido emesso dalla Repubblica Italiana
tessera sanitaria con codice fiscale elettronico
solo codice fiscale per i cittadini iscritti all’Aire
Per l’apertura del conto è necessaria però la presenza fisica dell’interessato presso un Ufficio Postale in Italia.
Non esistono infatti processi “remoti” codificati (es. via Internet o presso rappresentanze all’estero o altro). Inoltre, ai fini della consegna della carta Postamat (la carta di debito associata al conto), se richiesta, è necessario che il cittadino italiano residente all’estero indichi un domicilio in Italia per consentirne la postalizzazione.