Chi sono i più alti al mondo? E quanto è cresciuta la popolazione negli ultimi anni? Ce lo svela uno studio inglese, mentre in Canada scoprono i geni che determina l’altezza
Ci sono caratteristiche etniche che sono dei tratti distintivi ben definiti come il colore della pelle o il taglio degli occhi, e poi ci sono altre caratteristiche che sembrano mutare nel tempo, una di questa è l’altezza di un popolo. Negli anni addietro si classificavano i popoli anche per la statura, si sapeva, per esempio, che i Watussi in Africa erano celebri per l’altezza che poteva arrivare fino a 2.10 metri, in Pigmei, invece, raramente arrivavano ad 1,50 m di altezza.
Allo stesso modo si è sempre considerati gli americani un popolo di alti, mentre gli olandesi erano famosi per avere la qualità inversa. Adesso non è più così, anzi pare che le cose, soprattutto per quel che riguarda questi due ultimi casi, non solo siano cambiate, ma si siano proprio ribaltate. Secondo uno studio dell’Imperial College London condotto da circa 800 ricercatori, con 1,82 metri di altezza sono proprio gli olandesi il popolo più alto al mondo! Per quanto riguarda le donne sono le lettone con la media di 1.70 metri le più alte. Il titolo di popoli più bassi vanno agli uomini di Timor Est (1,60) e alle donne guatemalteche (1,49).
Ma la cosa particolare riguarda anche la crescita di alcune popolazioni che hanno avuto un forte aumento, come nel caso degli iraniani che nel periodo di tempo tra il 1914-2014 sono cresciuti di ben 16.5 cm e le sudcoreane addirittura di 20.2 cm!
Ritornando ai popoli più alti, che fine hanno fatto gli americani che una volta erano classificati tra i più alti? Incredibilmente gli americani e le americane sono cresciuti di soli sei e cinque centimetri nel corso del secolo e se nel 1914 erano terzi e quarte, oggi sono 37esimi e 42esime! “Il nostro studio dimostra che i Paesi anglosassoni, in particolare gli Usa, restano indietro rispetto ad altri Paesi europei e dell’Asia-pacifico con redditi alti”, soprattutto a causa del problemi di obesità di cui soffrono, ha spiegato Majid Ezzati, professore alla Scuola di sanità pubblica dell’Imperial College.
E gli italiani? Non male per il nostro popolo che dal 55esimo posto fa un bel salto fino alla 32esima posizione, parlando in centimetri: da 1.62 m a 1.77 m per gli uomini e da 1.53 a 1.64 per le donne! “Il modo in cui cresciamo è influenzato nettamente dall’alimentazione, da fattori ambientali, ma anche i geni giocano un ruolo” sottolineano gli autori dello studio.
E dal Canada arriva la notizia di una scoperta importantissima per quel che riguarda questo argomento, è stata individuata la mappa dei geni che controllano l’altezza: sono complessivamente 83 e sono stati scoperti grazie a 300 ricercatori di tutto il mondo coordinati da Guillaume Lettre, dell’università di Montreal. “Di queste 83 varianti genetiche, alcune influenzano l’altezza in età adulta anche di due centimetri, un impatto enorme”, ha osservato Lettre. I geni con queste varianti modulano anche lo sviluppo di ossa e cartilagini, insieme all’attivazione e la produzione degli ormoni della crescita. Avere questa mappa completa è stato possibile solo grazie all’enorme mole di dati – si parla di ben 700.000 volontari di tutto il mondo – analizzati dalla collaborazione internazionale.
Il nuovo metodo di lavoro apre le porte alla medicina di precisione, dove è possibile intervenire in modo specifico per le caratteristiche genetiche di ogni singolo paziente. Attraverso i dati già ottenuti è possibile, per esempio, riconoscere in anticipo le possibilità di sviluppare malattie molto comuni e complesse come quelle cardiovascolari e il diabete.
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foto: Ansa