Una 14enne affetta da una rara forma di cancro aggressivo ha ottenuto il trattamento di ibernazione post mortem
Si chiama criogenesi ed è il trattamento che permette di conservare il corpo in stato di ibernazione per poterlo scongelare tra diversi anni. A questo trattamento si è sottoposta la 14enne britannica che, colpita da rara forma di cancro, ha ottenuto il diritto a essere ibernata post mortem, tramite criogenesi, dopo una battaglia legale senza precedenti in Gran Bretagna, condotta prima che morisse. La sua richiesta è stata accolta dai giudici dell’Alta Corte di Londra, col consenso della madre e contro il volere del padre, la giovane non è stata seppellita ma di ‘congelata’ nella speranza di essere un giorno “risvegliata” e guarita con nuove cure. “Ho solo 14 anni e non voglio morire ma so che ciò accadrà. Penso che la criopreservazione possa darmi una chance di essere curata e risvegliata, anche tra 100 anni. Non voglio essere sotterrata. Voglio vivere e penso che in futuro possano trovare una cura per il mio cancro.
Questo è il mio desiderio” aveva scritto la giovane in una lettera indirizzata al tribunale per spiegare la sua richiesta dopo aver effettuato delle ricerche su internet sulla criopreservazione. I giudici hanno accolto la sua richiesta e per essere congelato, al costo di 37.000 sterline, il corpo è stato portato negli Stati Uniti dove si trova il centro specializzato Alcor a Scottsdale, in Arizona, il più attivo nel mondo: a ottobre 2016 vantava 1.583 ‘soci’, di cui 1.104 hanno completato le pratiche per predisporre la loro ibernazione, non appena cesseranno di vivere. Il verdetto che ha permesso il trattamento di ibernazione post mortem alla giovane 14enne è stato emesso proprio poco prima della morte della ragazza, ad ottobre, ed è stato reso pubblico gli scorsi giorni, dopo che il corpo della ragazza è stato portato negli Usa e criocongelato.
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foto: Ansa