Le persone che aspettavano l’autobus si vedono svolazzare intorno una pioggia di banconote
Roba da matti! Confessiamo di esserci fatte un sacco di risate alla notizia di quello che vi stiamo per raccontare. Il teatro – perché se non fosse stata una notizia “teatrale” non l’avremmo raccontata – il teatro, dunque, è Ravenna, splendida città dell’Emilia Romagna che custodisce le spoglie mortali di Dante Alighieri, e più precisamente la centralissima filiale del Monte dei Paschi di Siena, dove di buon mattino due giovani si presentano alla cassa con il volto parzialmente coperto ma con un messaggio molto pure pensato qualche secondo, ma poi opta per la vita, quindi raccoglie pacchi di banconote da piccolo e medio taglio e li consegna ai due malviventi che in gran parte li mettono in un borsone, altri pacchi se li portano via con le mani. I due escono e, per loro fortuna, chiaro: siamo armati, consegnaci i soldi e sbrigati. Il cassiere ci avrà parcheggiato qualche minuto prima davanti alla banca. Uno dei banditi consegna all’altro le mazzette di banconote che aveva preso, indossa il casco, accende il motore e poi, il tempo per il collega di salire a bordo con il borsone, e via di corsa. Il collega seduto dietro fa fatica a tenere il borsone, anche perché aveva messo qualche pacco di banconote in testa, coperte da un cappellino. Insomma, partiti a tutta birra, lo scooter sfreccia per via Gardini e s’immettono in via Guidone. Ovviamente parlottano tra di loro e ognuno può immaginare cosa si dicono: il colpo è andato a segno, hanno preso tanti soldi, forza, accelera ancora di più. Magari sarà stato un colpo di acceleratore, fatto sta che ciò che accade dopo lo sappiamo attraverso qualche flash.
Il primo dei quali è la frase che una ragazza – tra le tante per-sone che erano in attesa dell’autobus – sente dire al passeggero dello scooter che in quel momento stava sfrecciando davanti a lei. Il passeggero ad un certo punto ha gridato all’altro: “Fermati, fermati, accidenti, ho perso il cappello…”. Col cappello svolazzavano in aria tante banconote di 10 e venti euro, uscite anche dal borsone. A quel punto una prima scena da ridere: i banditi si fermano e si mettono ad acchiappare le banconote che svolazzavano e a raccoglierle da terra, ma la stessa cosa cominciano a fare quelli che aspettavano l’autobus, che per fortuna non arrivava. Tutti a chinarsi per terra e a raccogliere biglietti da 10 e da 20. Seconda scena: i due banditi hanno raccolto un po’ di banconote e poi hanno pensato bene di dileguarsi per evitare di essere beccati dalla polizia. Allora, quelli che continuavano a raccogliere i soldi, magari avevano anche intenzione di ridarglieli, o forse no, visto che qualcuno raccoglieva facendo finta di niente, ma visto che “i proprietari” erano fuggiti, hanno capito e, raccolti tutti i soldi, si sono dileguati anche loro, prendendo via traverse. Secondo flash. Quando sono arrivati i poliziotti, non c’era per terra il becco di un quattrino e nessuno, tranne una vecchietta, di quelli che avevano assistito, interessati, alla scena. La vecchietta, avvicinandosi timidamente ai poliziotti, ha detto: “Io ho preso questa, ma sapeste quante ce ne volavano…”. Non si sa quanti dei 10-12 mila euro rubati sono rimasti nelle tasche dei due banditi e quanti sono finiti in quelle degli increduli cittadini in attesa dell’autobus, si sa però che quegli stessi cittadini che prima imprecavano perché l’autobus faceva ritardo si sono dileguati a piedi tra le vie traverse, dando una dimostrazione di alto senso civico e di forma fisica. I malviventi, a loro volta, si sono resi protagonisti involontari di una distribuzione gratuita di banconote, cosa che non accade tutti i giorni. L’unica loro speranza è che a loro sia rimasto qualcosa, può darsi pure che o la vecchietta abbia fornito qualche dettaglio in più o qualche videocamera abbia filmato la scena, loro, in questo caso, rischiano di essere beccati per qualche spicciolo, mentre – potrebbero dire – quei ladri se la sono svignata senza conseguenze, perché le banconote non erano state registrate e quindi non si può risalire all’identità del portatore. Ai banditi ben gli sta: ecco quel che succede a chi non fa le cose per bene! [email protected]