Il Gruppo Fuori dal Vicolo cieco (RASA) e il suo piano B all’iniziativa “contro l’immigrazione di massa”
Il gruppo RASA ha raccolto oltre 100’000 firme per l’iniziativa popolare federale “Fuori dal Vicolo cieco”, lanciata lo scorso 9 febbraio 2015, quindi un anno dopo che il popolo svizzero ha accettato l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” dell’UDC. L’obiettivo dell’iniziativa è l’abrogazione dell’articolo 121a della Costituzione federale, accettato dal popolo il 9 febbraio 2014. “Non è sicuro che il Consiglio federale e il parlamento potranno attuare le disposizioni sui contingenti senza denunciare gli accordi bilaterali. L’iniziativa RASA intende dare alla popolazione la possibilità di pronunciarsi ancora una volta sull’articolo relativo ai contingenti e decidere così sul mantenimento o meno degli accordi bilaterali”, scrive il comitato. Tra gli argomenti del comitato contro l’articolo 121a c’è che questo rimetterebbe fondamentalmente in discussione la via bilaterale, inoltre creerebbe grande insicurezza giuridica per le persone coinvolte e per l’economia. Tra l’altro isolerebbe la Svizzera dagli Stati vicini, sbarrerebbe alla ricerca svizzera la strada verso il futuro e favorirebbe burocrazia e arbitrio nella fissazione die contingenti e delle soglie.
Secondo gli autori dell’iniziativa RASA ora si mira a 20’000 firme addizionali per far sì che saranno presentate abbastanza firme valide, l’ultimo giorno di raccolta firme nazionale sarà il 29 agosto. “L’obiettivo degli autori è di presentare l’iniziativa al più presto possibile, al massimo però alla fine di ottobre 2015”. Il giornale 20 Minuten ha chiesto il parere dell’UDC sulla rapida raccolte delle firme da parte del gruppo RASA, secondo l’emittente il partito borghese si dimostrerebbe poco impressionato dal fatto che i votanti potrebbero revocare il 9 febbraio. Il Consigliere nazionale, Christoph Mörgeli, ha dichiarato: “Nella nostra democrazia ognuno può raccogliere firme e cercare di cambiare qualcosa”, facendo riferimento però al fatto che in questa raccolta sarebbe stato investito molto denaro: “Rasa ha potuto contare sul sostegno economico del miliardario Hansjörg Wyss, lui vive su un terreno gigante negli USA e non ha idea di quanto lo spazio è diventato stretto in Svizzera”.