La CGIL ha lanciato una campagna senza precedenti per coinvolgere i cittadini italiani residenti all’estero nei referendum popolari mirati a ristabilire una legislazione del lavoro che garantisca dignità e sicurezza occupazionale.
Con oltre 5 milioni di cittadine e cittadini italiani residenti nel mondo, e 3 milioni in Europa, la nostra comunità si identifica di fatto e di diritto come la ventunesima Regione d’Italia. La CGIL si rivolge, dunque, a noi e alla nostra comunità per unirci alla campagna referendaria e difendere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, i nostri diritti. I quattro quesiti referendari, infatti, sono volti a tutelare il lavoro perché è un diritto costituzionale, a renderlo sicuro, perché di lavoro si deve vivere e non morire, a renderlo dignitoso e, quindi, ben retribuito e stabile perché la precarietà è un ricatto che schiaccia le nostre libertà.
Il lavoro in Italia è troppo precario e i salari sono troppo bassi. Tre persone al giorno muoiono lavorando. Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita delle persone che per vivere, come molte e molti di noi, sono costrette/i a lasciare il nostro Paese.
Anche per questo motivo la campagna referendaria tocca noi italiane e italiani all’estero in prima persona, affinché partire o restare rimanga un diritto e una scelta e non un dovere e una costrizione. Per tutte queste ragioni invitiamo la comunità italiana di Basilea a unirsi a noi e a firmare per la campagna referendaria sabato 15 giugno 2024 dalle ore 15 alle ore 18, presso il punto raccolta firma in Rebgasse 1, 4058 Basel (Casa dei Sindacati). Basterà presentarsi munite/i di un documento di riconoscimento per poter firmare anche noi cittadine e cittadini italiani all’estero.
Perché di lavoro non si parta, perché di lavoro non si muoia, METTICI LA FIRMA!
REFERENDUM DAY BASILEA
SABATO 15 GIUGNO 2024, h. 15-18
Rebgasse 1, 4058
Affinché di lavoro non si muoia, affinché di lavoro non si debba partire. Mettici la firma e passa parola!
ITACA – GIR – FLC-CGIL – SPI-CGIL
Comunicato