Finisce 7 regioni a 6 per il Pd ma la vittoria è tutta del centrodestra e, soprattutto, della Lega.
Berlusconi e Bossi strappano quattro delle 11 regioni governate fino ad oggi dal centrosinistra, portando a casa oltre a Campania e Calabria anche Lazio e Piemonte, rimaste in bilico fino all’ultimo, nonostante l’astensionismo record (ha votato il 64,2% degli aventi diritto).
E sono proprio le vittorie di Roberto Cota e Renata Polverini, quest’ultima ottenuta anche senza la lista del Pdl a Roma e Provincia, le più significative politicamente visto che la riconferma di Roberto Formigoni in Lombardia e la vittoria di Luca Zaia in Veneto non erano mai state messe in discussione.
Roberto Cota ha battuto il governatore uscente Mercedes Bresso di poco più di 10 mila voti mentre l’ex leader dell’Ugl stacca Emma Bonino di oltre 70mila voti.
“Abbiamo fatto un miracolo”, ha dichiarato Renata Polverini festeggiando in Piazza del Popolo la vittoria.
Sul voto in Piemonte ha pesato invece, e non poco, il 4% ottenuto dal candidato della lista di Beppe Grillo: un voto di protesta sottratto al centrosinistra, come ha ammesso la stessa Bresso, che è costato di fatto la vittoria.
“Questo risultato elettorale è il miglior riconoscimento per l’attività svolta dal Governo, per le prospettive di stabilità del sistema politico e per la possibilità di realizzare, in questa seconda parte della legislatura, le riforme necessarie per l’ammodernamento e lo sviluppo del nostro Paese”, ha dichiarato Silvio Berlusconi, sottolineando poi: “Gli elettori moderati si sono riconfermati maggioranza anche nel Lazio nonostante sia stata impedita la presentazione del simbolo del Popolo della Libertà”. “Sono sceso in campo e questa è la mia vittoria”, ha confidato Berlusconi ai suoi, soddisfatto per quella che ritiene un’investitura forte ad andare avanti nei prossimi tre anni, per aver conquistato la maggioranza della Stato-Regioni e per nulla preoccupato del successo della Lega. “L’alleanza del PdL con la Lega si conferma una robusta forza di cambiamento nelle Regioni più importanti, garanzia del rinnovamento e della modernizzazione del Paese”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio. “Perché Umberto Bossi – ha poi sottolineato – è un alleato fedele”, con il quale “si vince”.
E il Senatur, in effetti, ha stravinto: oltre al cappotto in Veneto (in alcune province il partito di Bossi ha infatti doppiato il Pdl) con Luca Zaia che raggiunge il 60% dei consensi, e alla vittoria di Roberto Cota, per nulla scontata, la Lega cresce in tutto il nord e comincia a sfondare con numeri importanti anche in quelle che erano le roccaforti rosse: prima tra tutte l’Emilia Romagna.
“La sinistra è sparita e la gente ci ha votato – è la spiegazione che si è dato Umberto Bossi – perché la Lega vuole cambiare il Paese. Ora facciamo le riforme”.
“Al Nord hanno un bello sfogatoio. Pensano di votare contro Berlusconi e votano Bossi. Probabilmente lo fanno anche perché sentono che a un certo punto Bossi si smarca”: questo il commento sul risultato elettorale del segretario del Pd Pier Luigi Bersani che legge così il successo al Nord del Carroccio.
E, commentando invece il risultato della lista di Beppe Grillo, dichiara: “Al Nord, e soprattutto in Piemonte, ci ha ‘rovinato’ togliendo voti un po’ a noi un po’ a Di Pietro”.
Tornando ai risultati, il centrosinistra si conferma nelle regioni rosse – Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche – conserva la Liguria e la Basilicata e soprattutto stravince in Puglia dove il presidente uscente Nichi Vendola conquista un successo importante anche per i rapporti interni al centrosinistra.
“Il partito avanza, siamo andati meglio che alle Europee”, ha commentato il segretario del Pd Bersani, ammettendo però nelle riunioni ristrette che bisognerà riflettere per “capire perché il nostro messaggio non è arrivato del tutto”.
1 commento
questa vittoria è la vittoria di ki era presente alla manifestazione di piazza san giovanni (lega e PDL) e forse la sconfitta di ki quel giorno nn c’era… questo dovrebbe far riflettere il presidente della camera…
http://www.loccidentale.it/articolo/il+pdl,+la+vittoria+di+piazza+san+giovanni+e+altre+considerazioni.0088633