Grandi differenze tra le rendite di vecchiaia delle donne e degli uomini
In Svizzera, le rendite delle donne sono mediamente inferiori del 37% rispetto a quelle degli uomini, il che equivale a circa 20.000 franchi l’anno. Il dato svizzero è leggermente inferiore a quello degli Stati dell’Ue, che è del 40%. È quanto emerge da uno studio dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali UFAS e dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo.
Secondo il rapporto dell’UFAS, per la prima volta in Svizzera sono state studiate in modo sistematico e completo le differenze tra le rendite di vecchiaia degli uomini e quelle delle donne.
Ne è risultato un divario pensionistico di genere (gender pension gap, GPG) del 37%, in linea con la media europea (40%). Lo studio individua diversi fattori che determinano questo divario, quali la divisione dei ruoli nelle coppie e nelle famiglie, la posizione professionale delle donne ma anche i cambiamenti intervenuti nel sistema previdenziale.
Grandi differenze nei rami assicurativi
Nell’AVS il divario pensionistico è inferiore al 3%; nella previdenza professionale risulta invece superiore al 60%, il che si spiega sostanzialmente con i differenti percorsi professionali degli uomini e delle donne.
La generazione dei beneficiari di rendite esaminata (persone pensionate tra il 2002 e il 2012) presenta perlopiù una divisione dei ruoli tradizionale, in cui l’uomo provvede al sostentamento della famiglia con un’attività a tempo pieno e la donna si occupa della casa e dei figli, e non svolge quindi alcuna attività professionale, oppure ha un grado di occupazione molto basso. A causa della durata complessiva dell’attività lucrativa e del grado di occupazione spesso inferiori, queste donne si ritrovano pertanto ad avere prestazioni previdenziali individuali nettamente più basse di quelle degli uomini. Va inoltre considerato che fino al 1995 le donne potevano prelevare il proprio capitale di previdenza al momento del matrimonio, il che ha contribuito a ridurre ulteriormente le loro rendite.
L’importanza della custodia di bambini complementare alla famiglia
Secondo quanto dichiara l’UFAS, quando le donne e gli uomini avranno le stesse opportunità di partecipazione al mondo del lavoro, il divario pensionistico diminuirà.
Un presupposto indispensabile è la disponibilità di un numero sufficiente di posti per la custodia di bambini a prezzo accessibile. A tal fine, la Confederazione finanzia da 13 anni un programma di incentivazione volto a promuovere l’apertura di nuove strutture per la custodia di bambini complementare alla famiglia, che ad oggi ha permesso di creare 50 000 nuovi posti di custodia.
Alla fine di giugno del 2016, il Consiglio federale ha inoltre trasmesso al Parlamento un messaggio in cui propone lo stanziamento di aiuti finanziari supplementari volti a ridurre i costi di custodia a carico dei genitori e ad adeguare l’offerta ai loro bisogni.
Previdenza per la vecchiaia 2020
Anche la riforma Previdenza per la vecchiaia 2020, attualmente dibattuta in Parlamento, si prefigge, secondo l’UFAS, di migliorare la situazione delle donne e correggere i difetti dell’attuale sistema. Nell’ambito della previdenza professionale sono previste misure per migliorare la copertura assicurativa delle persone occupate a tempo parziale o con redditi modesti. Pur contribuendo a ridurre progressivamente il divario pensionistico di genere, le misure istituzionali menzionate non bastano tuttavia a colmarlo interamente. Si dovranno infatti anche modificare profondamente gli stereotipi di genere radicati nel mondo economico e nella società.
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Fonte dati: UFAS