Il segretario della Lega Nord attacca il governo e la missione Mare Nostrum. Il designato presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, pensa alla nomina di un commissario apposito
Altra strage, altri morti e ancora l’ennesima tragedia che si consuma al largo delle coste siciliane, dove un bacone carico di circa 600 clandestini è stato soccorso dalla Marina Militare. Nella giornata di lunedì 30 giugno la nave Chimera della Marina Militare con 353 migranti tratti in salvo, è approdata sul proto di Pozzallo, mentre i rimanenti sono rimasti in attesa di essere salvati sul peschereccio per un’altra giornata insieme alle salme di 30 profughi che sono morti durante il tragitto. Tra le motivazioni della morte si parla di “probabile asfissia e annegamento”. Così di fronte a questa nuova sciagura non perde l’occasione di criticare aspramente il governo italiano e la missione Mare Nostrum designata al problema dei profughi, da parte del segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini che sulla sua pagina Facebook scrive: “Altri 30 morti su un barcone. Altri 30 morti sulla coscienza di chi difende Mare Lorum. Fermare le partenze, aiutarli a casa loro, subito! Le camicie di Renzi e Alfano sono sporche di sangue. O no?”. Sono dure le parole del leghista che prende le distanze dalla missione chiamandola “Mare Lorum”. Ma non si accontenta e anzi rincara la dose proprio sul Premier Renzi e ai microfoni di Sky Tg24 afferma che “il silenzio di Renzi è fragoroso, imbarazzante, vergognoso”. Il segretario della lega non è la prima volta che si espone in termini duri sul tema dell’immigrazione e da mesi chiede che la missione Mare Nostrum venga fermata perché, secondo lui, non fa altro che aiutare gli scafisti.
Non sono mancate le reazioni da parte del Pd che, in una nota definiscono la polemica del leghista Salvini “rozza e indegna”, definendo lo stesso segretario uno “sciacallo” che “pensando di essere in campagna elettorale permanente, specula sui morti e getta fango sul governo italiano. Si vergogni” hanno così affermato i deputati del Partito democratico Michele Anzaldi, Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno. Ma Mare Nostrum imbarca critiche anche da altri a cominciare dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che parla di “operazione demenziale” che “incoraggia trafficanti di ogni genere”. Secondo Gasparri i morti nel Mediterraneo hanno una responsabilità precisa, quella “di chi ha voluto una guerra sbagliata in Siria come Cameron, Obama, Sarkozy”, ma anche Renzi e Letta fautori di Mare Nostrum, di cui chiede lo stop immediato. Anche per il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia in Sicilia, “il nostro Paese ha il dovere di mette la parola fine all’operazione” attraverso la quale “abbiamo incentivato, con grave responsabilità, un flusso di clandestini che pare inarrestabile”. Ad ogni modo l’evento ha scosso il fronte europeo, l’Ue sta cercando un rimedio efficace per contribuire maggiormente dal punto di vista finanziario per aiutare l’Italia “nei suoi sforzi di gestione della pressione crescente di migranti e richiedenti asilo”, ha precisato il commissario agli affari interni Cecilia Malmstrom, senza però dover ricorrere a fondi extra, ma rimanendo “nell’ambito delle risorse esistenti”. Il commissario, in un comunicato, esprime il suo rammarico per le nuove vittime nel Mediterraneo e ringrazia le autorità italiane “per il loro sforzo significativo che ha portato al salvataggio di circa 5000 persone negli ultimi giorni”. La Commissione, spiega la Malmstrom, “sta cooperando da vicino con la presidenza italiana su questo fronte, e sta preparando un piano europeo contro il traffico di migranti, con la partecipazione di Europol e Frontex, e concentrandosi sulle azioni prioritarie in collaborazione con i Paesi terzi”. Lo scopo “è combattere le reti criminali laddove hanno le basi operative e lavorare insieme per smantellarle”.
Anche Juncker, designato a presiedere la Commissione Ue, pare che abbia fatto cenno all’ipotesi di creare un commissario ad hoc per l’immigrazione e la mobilità. Ma la questione, precisano le fonti vicine a Juncker, sarà discussa dopo il 16 luglio, cioè dopo che su Juncker si sarà espresso anche il Parlamento Ue.