Gentile Direttore,
Chiedo la cortese ospitalità de La Pagina, perché desidererei rispondere brevemente alla lettera dell’altra settimana, apparsa sul Suo giornale, con cui il Console Alaimo si è precipitato a definire ”fantasiose” le notizie riportate in un precedente servizio, relativo alla occupazione della Casa d’Italia da parte di un certo numero di sfaccendati e di senza tetto.
Mi dispiace dover confutare l’asserzione del Console, ma le notizie da me riportate nel servizio non erano affatto ”inventate”. Più precisamente, lo scorso 9 gennaio, un connazionale, che abita vicino alla Casa d’Italia, si era premurato di informarmi dello strano via vai di persone intorno all’immobile demaniale, ciò che ha poi consentito di allarmare la polizia, che è subito intervenuta.
Analogo tentativo di occupazione, questa volta però riuscito, sia pure soltanto per poche ore, si è poi ripetuta il successivo 26 gennaio, allorquando un centinaio di irregolari sono penetrati nell’immobile demaniale, vi hanno bivaccato per qualche tempo, e sono poi andati via. La notizia, questa volta, è stata riportata con clamore, anche dalla stampa zurighese, quindi, non può essere considerata una notizia ”inventata”.
Dopo questi fatti, si impone, nel mio giudizio, la necessità di un presidio permanente della Casa d’Italia, perché c’è il serio rischio che gruppi di giovani anarchici preparino nuove occupazioni dell’immobile.
Per parte mia, continuerò a vigilare e ad informare la collettività riportando fedelmente i fatti.
Gerardo Petta