Dopo la negazione a procedere contro Matteo Salvini del Senato per il caso Diciotti, gli occhi erano puntati su Danilo Toninelli per il quale era stata chiesta la mozione di sfiducia da Partito Democratico e Forza Italia. Il Ministro delle infrastrutture, infatti, aveva ricevuto due mozioni a prima firma Andrea Marcucci e Annamaria Bernini che riguardavano l’alta velocità Torino-Lione e chiedevano le immediate dimissioni che Palazzo Madama ha respinto.
Per quella presentata dal Pd, i voti a favore dell’esponente M5S sono stati 159, quelli contrari 102, mentre astenuti 19. Il Senato ha respinto anche la mozione di sfiducia presentata da Forza Italia: i voti a favore dell’esponente M5S sono stati 157, quelli contrari 110. Gli astenuti 5.
Nell’intervento in Aula Toninelli ha ribadito che “nel ‘contratto di governo’ si legge testualmente che ‘con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia’. Questo impegno è stato la stella polare della mia azione sul dossier in questi mesi. Si tratta di un obiettivo che nessuno ragionevolmente potrebbe contestare se si uscisse dalla sterile polemica e si considerasse anche solo la sproporzione dell’impegno finanziario tra l’Italia e la Francia, che è stato assunto dai Governi precedenti contro l’interesse nazionale”. E in merito agli attacchi che il Ministro afferma di aver ricevuto, “tutti concentrati sulla mia persona e casualmente partiti quando abbiamo messo in discussione il sistema delle concessioni autostradali, rappresentano la miglior prova dell’inconsistenza degli argomenti usati contro il mio operato. C’è ancora tanto da fare per ridimensionare chi ha avidamente divorato il Paese e per rimettere al centro i cittadini. Ma sono orgoglioso di quello che ho realizzato come ministro e che abbiamo portato avanti come Governo. E rifarei tutto senza esitazioni”.
Nella stessa mattinata la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha dovuto sospendere brevemente la seduta a causa dell’esposizione di alcuni cartelli da parte dei senatori di Forza Italia subito dopo l’intervento della senatrice Alessandra Gallone.
La senatrice azzurra, infatti, rivolgendosi al Ministro delle infrastrutture “Ministro Toninelli lo facciamo per lei” e a quel punto i senatori di FI hanno alzato i cartelli. Galloni a quel punto è andata verso il ministro, lo ha salutato e gli ha consegnato il cartello che Toninelli ha preso sorridendo. In questo momento la presidente del Senato ha sospeso per qualche minuto la seduta che ha ripreso con la discussione generale dopo il ritiro dei cartelli da parte degli assistenti parlamentari. .
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