L’obiettivo della riforma è di dotare la previdenza di una solida base finanziaria. L’elettorato svizzero si esprimerà sul progetto il 20 settembre. Alain Berset lo difende in lingua romancia
Governo e parlamento propongono un’ampia riforma del sistema previdenziale, dopo i tanti tentativi falliti. Il progetto, che sarà in votazione federale il 24 settembre, è uno dei più importanti e complessi degli ultimi anni. È una riforma del sistema globale, che tocca primo e secondo pilastro e tenta di suddividere i sacrifici per raggiungere finalmente una maggioranza di consensi. L’elettorato svizzero si esprimerà su due oggetti: il finanziamento supplementare dell’AVS mediante l’aumento dell’Imposta sul valore aggiunto e sul referendum della Legge federale della previdenza per la vecchiaia 2020. Se uno dei due oggetti è respinto, sarà bocciata tutta la riforma.
L’obiettivo della riforma è garantire l’equilibrio finanziario dell’AVS sino alla fine del prossimo decennio tramite economie ed entrate supplementari. La previdenza professionale obbligatoria sarà stabilizzata con la riduzione graduale dell’aliquota minima di conversione. Alcune misure nel settore della previdenza professione e un aumento di 70 franchi alle nuove rendite dell’AVS, il fiore all’occhiello della riforma, manterranno il livello attuale delle rendite. La riforma innalza inoltre gradualmente da 64 a 65 anni l’età di pensionamento delle donne e flessibilizza il pensionamento tra i 62 e i 70 anni.
I dati del primo sondaggio della SSR danno un leggero vantaggio alla riforma con il 53% di favorevoli contro il 42% di contrari. Un esito abbastanza incerto che impegnerà i due schieramenti nella mobilitazione del proprio elettorato per individuare i temi che fanno maggiore presa. Il ministro dell’interno e ideatore della riforma, Alain Berset, ha fatto i primi passi di campagna con un’allocuzione televisiva in lingua romancia, evento fuori dall’ordinario, per convincere gli elettori grigionesi a votare sì al progetto. Berset si è attirato così le ennesime critiche per il suo attivismo nella campagna di voto per difendere la sua riforma. Previdenza 2020 è sostenuta dalle principali forze di centro e di sinistra ed è combattuta dai maggiori partiti più a destra, PLR e UDC e da alcuni sindacati minori contrari all’aumento dell’età di pensionamento per le donne e alle riduzioni delle rendite.
Gaetano Scopelliti