Il Consiglio degli Stati ha bocciato il progetto decennale che voleva portare a nove il numero dei ministri. Dopo il Nazionale, la riforma non ha trovato maggioranza anche nella Camera bassa, che con 25 voti contro 13 ha deciso di archiviare il progetto di riforma del Governo. Secondo alcuni la riforma avrebbe dovuto alleggerire i compiti dei ministri, sempre più confrontati con maggiori carichi di lavoro. In più avrebbe tenuto conto della minoranza italofona, da tempo non più rappresentata in Governo.
Quest’ultimo argomento è stato relativizzato da Simonetta Sommarunga in rappresentanza del Governo: “Il Parlamento ha oggi il compito e gli strumenti di fare rappresentare le diverse regioni linguistiche in Consiglio federale”, aggiungendo che “le statistiche degli ultimi decenni dimostrano che le elezioni del Governo hanno rispettato questa esigenza”. Il Canton Ticino ha promosso due iniziative cantonali per un allargamento del Governo, ma dopo i no delle Camere è difficile credere che il risultato possa essere diverso.