Vittoria autorevole della capolista a Napoli, pari nel derby di Roma, bene Sampdoria, Inter e Fiorentina, sempre più ultime Cesena e Parma
Le sfide al vertice sorridono alla Juventus (1-3) che dopo 14 anni vince al San Paolo e ricaccia la Roma (2-2) a -3. Il Napoli perde la speranza di rientrare nella lotta scudetto e lascia il terzo posto in solitudine alla Lazio. La Juventus si prende la rivincita per la sconfitta subita a Doha nella finale di Supercoppa, vincendo una partita che per lunghi tratti è stata equilibrata. Ma nel complesso la squadra di Allegri si è dimostrata più forte soprattutto a centrocampo, dove Pirlo, Pogba, Vidal e Marchisio sono stati decisamente superiori ai centrocampisti napoletani. La differenza l’hanno fatta anche la personalità e la voglia di vincere dei bianconeri più esperti nelle sfide di alto livello. Il Napoli è stato bravo a restare in partita, così come a Doha, ma per l’ennesima volta non supera l’esame di maturità per il salto di qualità: una vittoria gli avrebbe permesso di portarsi a -7 dalla Juventus. È stata una gara combattutissima e giocata sui nervi e con entrambi gli attacchi mai nel vivo del gioco è stata privata dello spettacolo. Alla fine la Juventus è stata più cinica e fredda nel tramutare in rete le poche occasioni create legittimando la vittoria, mentre il Napoli può recriminare per un errore clamoroso di De Guzman a tu per tu con Buffon, che forse avrebbe dato un’altra piega alla partita.
Il derby di Roma è stato invece spettacolare, ricco di emozioni bellissimo, dai due volti e terminato giustamente 2-2. La Lazio interpreta meglio la sfida, ha un approccio migliore e con una grande prova nel primo tempo annichilisce una Roma irriconoscibile. Nella ripresa Garcia ridisegna la squadra con gli inserimenti di Strootmann e Ljaijc, è bravo a fare le mosse giuste e grazie a un ispiratissimo Totti riprende un derby nato male. L’eterno capitano è stato il protagonista della rimonta giallorossa realizzando entrambi le reti, la seconda una prodezza, a dimostrazione della classe e della tecnica di Totti. Grande personalità dei giallorossi che hanno messo alle corde la Lazio, in netta difficoltà psicologica e tecnica e smarritasi dopo 45’ di grande livello. I giallorossi comunque non sono stati in grado di infierire negli ultimi 20 minuti, grazie anche alla capacità dei laziali di sapere soffrire e difendere il risultato. Complimenti alla Roma per avere evitato la terza sconfitta, ma per lo scudetto deve cambiare marcia interrogandosi su un primo tempo abulico dove non ha funzionato nulla. Il duello per il titolo rimane avvincente, ma non ammette distrazioni. La Lazio ha molti rimpianti ed è stata sfortuna (palo di Mauri), ma dal derby esce con la certezza di avere le potenzialità per conquistare il terzo posto.
Si riprende la Sampdoria (1-0) e con la vittoria sofferta sull’Empoli riavvicina la Lazio a -1 e aggancia il Napoli. I blucerchiati sbloccano la gara solo in avvio di ripresa con un gran gol di Eder, ma poi non riescono a chiuderla, perché si limitano a contenere l’avversario. I toscani però non incidono in contropiede come d’abitudine e nonostante l’impegno non trovano il pareggio, interrompendo la striscia di risultati positivi. L’Inter (3-1) conferma in parte i progressi visti contro la Juventus e conquista la seconda vittoria della gestione Mancini contro il Genoa. Nel primo tempo si è vista un’ottima Inter, capace di un calcio propositivo in fase offensiva. Atteggiamento che frutta il doppio vantaggio grazie alle reti di Icardi e Palacio. Nella ripresa è un’altra Inter: mostra difficoltà nella tenuta fisica e sul piano della mentalità. L’Inter retrocede e va in affanno sulla reazione del Genoa, che riesce a procurarsi occasioni da rete, accorciando a cinque dal termine. Non basta e la terza sconfitta nelle ultime quattro gare, apre la crisi in casa genoana, almeno di risultati. Mancini ha ridisegnato l’Inter con un 4-2-3-1 dandole un altro aspetto, per ora con segnali positivi, ma il terzo posto è ancora distante e sarà dura raggiungerlo.
Recupera terreno nella corsa all’Europa la Fiorentina (4-3) che batte il Palermo con un rocambolesco risultato. La vittoria è meritata per la squadra di Montella, che ha dimostrato sul campo di essere superiore ai siciliani. Soltanto tre minuti di sbandamento della difesa viola hanno permesso al Palermo di rimontare il 2-0 con Quaison. La Fiorentina non si fa prendere dal panico e si riscatta immediatamente chiudendo la gara con Cuadrado e Joaquin. La Champions è un obiettivo difficile da raggiungere, ma a Firenze continuano a crederci. Si ferma dopo 9 giornate la striscia positiva del Palermo, ma la sconfitta con scalfisce l’eccezionale girone d’andata del Palermo. Il Milan (1-1) va a rilento e si fa imporre il pareggio dal Torino, pari che va stretto ai granata. Il terzo posto inizia ad allontanarsi sempre più. Non ci sono giustificazioni per la brutta prestazione dei rossoneri, inguardabili nella ripresa giocata in 10. Il Milan ha fatto due passi indietro rispetto alle buone prestazioni contro Napoli e Roma e il pari vale come una vittoria. Il futuro resta molto incerto. Applausi e molto rammarico invece per il Torino che avrebbe meriato la vittoria per la dominanza in lungo e in largo di una partita a senso unico. Il Sassuolo (1-1) si ferma dopo il successo sul Milan a San Siro. Un pari giusto con l’Udinese, che dopo la sconfitta contestata contro la Roma si accontenta. Stavolta agli emiliani non basta il gol di Zaza al quale risponde Thereau, per un pareggio giusto in una partita aperta, equilibrata e ricca di emozioni.
In fondo alla classifica sorridono il Verona (3-1) e il Cagliari (2-1), mentre l’Atalanta (1-1) si fa fermare in casa dal Chievo. Tre punti fondamentali per risalire la classifica. Il Verona batte con le reti di Sala, Toni e Valoti il Parma, una diretta avversaria nella lotta salvezza. La squadra di Donadoni resta in partita per un’ora, ma non riesce a difendere il momentaneo pareggio. Gli emiliani restano ultimi insieme al Cesena, sconfitto a Cagliari. La squadra di Zola torna alla vittoria in casa dopo nove mesi e muove la classifica. I sardi hanno 6 punti di vantaggio sulle ultime due e sono a due lunghezze dall’Atalanta. I bergamaschi difatti si erano illusi con il gol di Zappacosta nella delicata sfida salvezza contro il Chievo. I veneti riescono a pareggiare all’ultimo respiro con Lazarevic, conquistando un punto fondamentale nell’incerta lotta contro la retrocessione.
Classifica 18° giornata
Juventus 43; Roma 40; Lazio 31; Napoli e Sampdoria 30; Genoa e Fiorentina 27; Milan 26; Inter e Palermo 25; Sassuolo 24; Udinese 23; Verona 21; Torino 19; Chievo ed Empoli 18; Atalanta 17; Cagliari 15; Cesena e Parma 9