Riccardo nasce a Firenze il 3 Gennaio del 1981 e, fin da bambino, ha sempre seguito le orme del “babbo” che all’epoca riparava televisori a valvole ed installava antenne televisive per ricevere i primi canali trasmessi a colori. L’elettronica era di casa grazie ad un piccolo laboratorio “casalingo” e la passione per quella che in futuro sarebbe stata chiamata “tecnologia” già gli scorreva nelle mani, senza che lui lo sapesse. La fotografia e la voglia di mettere mano su tutto ciò che è innovazione tecnologica sono una costante che lo ha seguito fin da piccolo:possedere una reflex a rullino ed poter utilizzare un saldatore a stagno erano i regali più ambiti fin dai suoi 6 anni. Riccardo ha fatto anche docenza nelle scuole medie e la passione per l’insegnamento e trasmettere le sue scoperte e conoscenze agli altri è sempre stato un suo grande punto di forza,oltre che il sorriso sempre stampato e la positività nel guardare avanti..
Di cosa ti occupi Riccardo, o meglio quale è la tua professione?
Mi sono diplomato nel 2000 come Perito in Elettronica e Telecomunicazioni presso l’istituto Leonardo Da Vinci di Firenze, luogo dove tutt’ora spesso vado a tenere incontri coi ragazzi dell’ultimo anno e spesso mi capita di raccontar loro che la professione che faranno da “grandi” probabilmente non è ancora stata inventata!
Diciamo che l’elettronica è la mia base, poi il lavoro e specialmente la voglia di conoscenza mi ha portato ad investire molto del mio tempo nell’imparare nuove attività e svilupparle alcune da zero, come ad esempio la professione di “Dronista” ovvero colui che pilota i droni ad uso cinematografico.
Quindi la passione è stata il tuo traino principale?
Più che la passione è la voglia di innovare, di rompere il muro del “Non si può fare” o del “non esiste” con nuove idee, e nuove sfide: per l’appunto sono Capricorno e mia mamma proveniva dalla Sardegna, quindi un toscano con queste caratteristiche se si mette in testa una cosa è difficile fermarlo!
Riccardo, cosa ti ha dato l’Italia che ti sei portato dietro?
Ho iniziato subito a lavorare: frequentare l’università sarebbe stato un bel traguardo ma dopo i primi 2 anni passati installando antenne e ponti radio, ho iniziato la mia carriera in TelecomItalia e ci sono restato per 11 anni circa crescendo da ruoli prettamente tecnici di networking fino ad assumere ruoli di responsabilità quali docenza a livello Nazionale, responsabile di processi di qualità e internal auditor nelle sedi di Firenze ed a stretto contatto con la direzione generale di Roma.
Dato questa bella crescita non senti la mancanza di un titolo di studio più elevato, per esempio una laurea in ingegneria magari per ambire a posizioni più alte?
Il problema che si ha quando si inizia ad avere molto lavoro è che il tempo a disposizione è molto limitato. D’altra parte con l’esperienza sul campo ci si forma molto specialmente in grandi aziende dove si ha la possibilità di toccare con mano sistemi visti solo sui libri… e poi sinceramente molto del tempo “libero” l’ho impiegato per studiare e mettere in pratica idee nate da semplici bozzetti fatti su tovagliette di carta della pausa pranzo. Diciamo che pur non avendo una laurea , grazie alle mie (pazze) idee innovative applicate alle conoscenze che non ho mai spesso di ampliare e alle invenzioni che ne sono scaturite e realizzate, molti tendono a considerarmi “ l’ing. Galardi” , anche se preciso sempre che il suffisso Ing. non è mai esistito…e forse mai esisterà.
Quindi Riccardo col titolo o senza non fa la differenza ?
In realtà non credo che un titolo possa cambiare la mia personalità.. o meglio il mio modo di lavorare, anche se non nego che mi piacerebbe..Certo la Svizzera mi ha dato una bella “messa in riga” rispetto al modo di lavoro aziendale italiano al quale ero abituato tutti i giorni, però credo che ad ognuno di noi faccia piacere quando si ricevono premi da grandi aziende o Associazioni di volontariato per idee di importanza nazionale che ancora oggi restano in esercizio sul territorio italiano.
Mi sembra di aver capito che ti sei interessato anche nel Sociale in Italia,giusto?
Sì certamente ho partecipato attivamente nella Protezione Civile durante i terremoti e le alluvioni che hanno colpito l’Italia negli ultimi anni. Tra i quali, presso l’associazione “Fratellanza popolare CALDINE” dove abbiamo progettato e dato vita al primo prototipo del PRISMA, un sistema per ristabilire le comunicazioni nei luoghi colpiti da calamità naturali.
E poi dalla tua bella Firenze cosa ti ha spinto a Ginevra…?
Nel 2014 ho deciso di “lanciare il cappello in aria”, lasciando il posto fisso tanto ambito in Italia, per seguire quella che diventava di lì a pochi mesi la mia futura moglie Marina, trasferitasi anche lei da lì a poco a Ginevra da New York città dove ho vissuto per quasi 2 anni circa.
Non solo amore però…ma anche per un piccolo grande sogno da inseguire.. ovvero creare un’azienda tutta mia:la GALARDI Media Network , che ad oggi dopo poco più di un anno dalla sua nascita è primo fornitore ginevrino italiano di prodotti e soluzioni innovative nell’ambito di tecnologia, servizi wifi internet, fotografia,realizzazioni video, riprese con droni e… tanto altro! Praticamente un risultato davvero inaspettato!
Quindi ti possiamo definire un imprenditore tecnologico in terra ginevrina…. ma non ti senti una mosca bianca?
Macchè io sono solo un ragazzo che ha trasformato la voglia di fare e le competenze acquisite in una professione che non mi stanca e mi piace ogni giorno di più anche se diventa sempre più sfidante e prende tutta la giornata: amo i miei clienti e le loro attività e forse a volte credo più io nei loro progetti che loro… ma è questo il motore per portare innovazione e crescita..e forse è quello che ci vorrebbe anche in Italia!
E poi diciamocela tutta oggi Io, Marina ed il nostro gattone Lupin siamo proprio felici di aver conosciuto quì a Ginevra una nuova Italia fatta di Amici veri, dai sentimenti onesti e sinceri come una vera e propria famiglia Italiana… pensa che praticamente riusciamo a fare una cena all’Italiana ogni settimana in “famiglia” e questo è l’importante per sentirsi davvero a casa ogni sera prima di addormentarsi e…magari mettere qualche sogno nel cassetto da inseguire il giorno dopo!
La SAIG ringrazia Riccardo Galardi e, per maggiori informazioni, www.galardi.ch