Juventus autoritaria nel derby, la Roma sola al secondo posto, Lazio e Napoli vicini al terzo posto, salgono Inter e Fiorentina, il Crotone spera nella salvezza
Il cinismo della Juventus è stata l’arma che ha deciso il derby di Torino e ha permesso alla squadra di Allegri di consolidare la vetta. Il Torino è uscito sconfitto, ma a testa alta da una stracittadina non molta bella ma equilibrata, combattuta e vivace sotto l’aspetto fisico, che Mihajlovic ha tentato di vincere. Belotti, bravissimo tra la difesa bianconera, aveva illuso i granata con il gol del vantaggio e Mihajlovic è stato quasi premiato per il coraggio. Prima del vantaggio di Higuain il Torino era andato più vicino al vantaggio con tre nitide occasioni. Bravo in attacco, il Torino ha giocato male in difesa, troppo fragile per contrastare gli attaccanti juventini. Il ritorno al gol di Higuain ha tolto dai guai la Juventus che aveva sofferto gli attacchi del Torino che ha giocato senza il complesso di inferiorità. La Juventus è stata brava a calarsi bene nello spirito combattivo che i derby spesso pretendono e quando ha trovato gli spazi è stata micidiale e cinica nello sfruttare le occasioni create. Altra dimostrazione che se la Juventus non cala mentalmente difficilmente le rivali potranno fermarla.
È la Roma a restare in scia della Juventus che sabato affronterà nella sfida scudetto a Torino. Un gran gol di Nainggolan decide la sfida al vertice contro il Milan, punito oltre i suoi demeriti. I rossoneri hanno confermato di avere le qualità per competere per il terzo posto ed escono dall’Olimpico a testa alta. L’inizio è stato della Roma, poi il Milan è stato bravo a imbrigliare l’avversario e a rendersi pericoloso conquistando un rigore che Niang ha sbagliato malamente (il secondo consecutivo). Avrebbe forse cambiato il destino di una partita con poche emozioni, ma molto combattuta. L’equilibrio l’ha spezzato il bellissimo sinistro del belga a mezz’ora dal termine, che ha tagliato le gambe al Milan, fino a quel momento padrone della situazione e mai in difficoltà. La squadra di Montella non è riuscita a reagire, anche perché la Roma, in una serata poco brillante sul piano del gioco, è stata perfetta nel gestire il vantaggio. I giallorossi tornano a essere l’anti-Juventus e saranno chiamati alla prova di maturità contro la capolista. Nessuna recriminazione per il Milan, se non quella di non avere sfruttato l’unica occasione da gol. Positivo per Montella il recupero di Bertolacci e la prestazione di Pasalic e la conferma di una difesa stabile.
Troppo facile per il Napoli la gara di Cagliari ma ora la squadra di Sarri abbina il bel gioco ai risultati e magari torna candidata per lo scudetto Juventus permettendo. Alla splendida prestazione di Lisbona con passaggio agli ottavi di Champions League, gli azzurri tornano protagonisti anche in campionato. È stata una gara a senso unico, dominata in lungo e in largo con il bel gioco. Il Napoli è stato irresistibile negli spazi liberi con precise manovre in costante proiezione offensiva. Nel Napoli vanno a segno sia i centrocampisti sia gli attaccanti; ottima la prova di Mertens che ha realizzato una tripletta. Per ora la questione del centravanti non pesa nel modulo di Sarri e la squadra ha dimostrato anche un’ottima condizione fisica. Se troverà continuità e non ricadrà nei suoi limiti di mentalità, il Napoli sarà protagonista.
Alla Lazio riesce il riscatto, mentre l’Atalanta incappa nella seconda sconfitta consecutiva. Sul campo della Sampdoria la Lazio si è lasciata alle spalle la sconfitta del derby e ha messo in mostra tutte le sue qualità. La squadra di Inzaghi è stata superiore per qualità tecnica, sul piano della personalità e organizzazione ed è andata puntualmente in gol. Inzaghi ha ritrovato Felipe Anderson e ora aspetta Immobile, a digiuno di gol, per tentare di lottare per la Champions League. La Sampdoria fa un passo indietro e non ha trovato il suo gioco per innescare le punte e interrompe la striscia positiva di 6 gare e perde il contatto con le posizioni che valgono l’Europa. È svanito l’incantesimo dell’Atalanta sconfitta sorprendentemente in casa dall’Udinese. La sconfitta contro la Juventus poteva essere un punto di partenza per il salto di qualità; l’Atalanta gioca bene per una mezz’oretta dominando l’avversario, ma è incapace di segnare. La squadra di Gasperini paga gli errori e il cinismo dell’Udinese, che va in rete tre volte su quattro occasioni, e punisce l’Atalanta, incapace di chiudere la gara e di trovare il suo gioco e il carattere nel tentativo di recuperare lo svantaggio nell’ultimo quarto d’ora. Per l’Udinese tre punti d’oro che l’allontanano dalla zona retrocessione. L’Inter si riscatta dalla pesante sconfitta di Napoli e con una doppietta di Brozovic e tanto cinismo batte il Genoa a San Siro e rimane in zona Europa. È stata una gara complicata e sofferta nella quale l’Inter ha segnato nei momenti di apprensione e difficoltà. Pioli non ha certamente risolto tutti i problemi dell’Inter, il gioco stenta, ma alcuni progressi si sono intravisti sul piano della personalità e del carattere. Il Genoa recrimina per non aver raccolto i frutti del gioco profuso, arenatosi davanti alla porta dove i genoani hanno mancato la conclusione ma Juric può essere soddisfatto dalla personalità e grinta dei suoi giocatori. La Fiorentina soffre, ma vince con il Sassuolo grazie alla doppietta di Kalinic e in attesa del recupero contro il Genoa giovedì potrebbe restare attaccata ai primissimi posti. Altra serataccia per gli emiliani che hanno provato a rientrare in partita con il gol di Acerbi, ma troppo tardi. Oltre alla classifica precaria, sul Sassuolo continua ad abbattersi la sfortuna degli infortuni.
Si accende la lotta salvezza, nella quale il Crotone sembra in grado di raggiungere il quart’ultimo posto per ora occupato dall’Empoli. I calabresi piegano il Pescara nello scontro-salvezza scavalcandolo in classifica. I tre importantissimi punti il Crotone li conquista con una prestazione di carattere e sostanza in una gara nervosa (due espulsi) e molto fisica, dove i calabresi hanno concesso poco all’avversario vincendo i duelli decisivi a centrocampo. Il Pescara è in crisi e Oddo non riesce a venirne fuori. La salvezza si complica per gli abruzzesi, mentre il Palermo sembra destinato alla Serie B. Il cambio dell’allenatore non ha influito sulla squadra, che contro il Chievo subisce la nona sconfitta consecutiva e scende all’ultimo posto, dopo una prestazione scialba in difesa e priva di un’idea di gioco . Al Chievo è bastata una prestazione ordinaria per portare a casa la vittoria con le reti di Birsa e Pellissier, al 100° gol in Serie A. Nello 0-0 tra Bologna ed Empoli vincono le difese. Permane il periodo di difficoltà del Bologna che non vince da 11 gare. Per l’Empoli un punto che fa comodo.
G.S.
foto: Ansa