L’esaltazione della femminilità è la parola chiave di questa primavera-estate 2010.
Uno dei luoghi comuni della femminilità è l’attrazione per il lusso che si rispecchia nella scelta da parte di molti stilisti di tessuti pregiati come seta e lino per le proprie collezioni.
Sarà quindi una primavera-estate piena di luce e intense rifrazioni, di colori brillanti, tessuti pregiati ma al contempo ultralight con una forte evoluzione dei filati naturali.
Corpetti fascianti, cappelli e accessori chic, ma soprattutto tacchi vertiginosi. Sono queste le novità che ci aspettano per questa primavera che tarda ad arrivare, ma che Gattinoni ha già immaginato come una “Rinascita”.
È questo infatti il nome dell’abito principale della sua collezione, il suo ‘inno alla vita’: un incrocio di nastri di seta bianca, arricchito da piccoli fiocchetti e un’unica, grande manica a sbuffo.
Lo scorso anno, lo stilista aveva portato in “scena” il volto nuovo del popolo americano, quest’anno si è fermato sulla tragedia di Haiti, con un invito a rinascere, subito, velocemente: riprendere fiato e ricominciare a vivere, riprendere il viaggio:questo l’augurio della Maison per il popolo devastato dal terremoto.
Torna così l’abito-t-shirt o baby-dress, in cinque diverse versioni sfumate del bianco: avorio, platino, argento, oro.
Sono mini-abiti in tessuti ricamati, assemblati, come il macramè trafitto da fiocchetti, pietre, borchie in plexiglass, fiori e farfalle di garza, simbolo della Rinascita, intarsi d’organza. Mariotto cita Boldini, Modigliani, Mantegna, ricama il Planetarium di Leonardo in oro e argento sul baby-dress bianco.
Per rinascere bisogna essere leggeri, svegliarsi col disincanto dell’infanzia. Mariotto lo fa usando il bianco, con una serie di T-shirt couture, da portare con calze ricamate e guanti, con applicazioni a rilievo o ritagli ed il collo di organza che arriva al mento; t-shirt strutturate e destrutturate, dal sapore modernista, sono ricamate con borchie in plexiglass e bouton di raso, con intarsi di organza.
Si intravvedono farfalle e fiori di garza, insieme alle smorfie giocose delle cinque modelle che portano in passerella l’allegria.
Le sofisticate giacche di questa primavera sono corte di shantung e organza oppure lunghe e raccolte, con tesserine di colore sfumato sovrapposte, o tanti strati di seta.
I colori della collezione sono tenui: rosa, acqua marina, lilla.
A volte sono combinati tra loro, come per la camicia grigio-rosa, con le maniche al vento che si liberano della braccia e svolazzano attorno ai pants morbidi.
Per la sera gli abiti hanno una doppia lunghezza: si allungano in code sul dietro ma svelano le gambe, oppure sono al ginocchio, ritagliati sul corpo, con importanti colli-scultura; e ancora lunghe sottovesti tagliate al laser effetto macramè ricamato con grandi pietre opache.
E ancora abiti aerodinamici, crinoline che si aprono come immaginari bruchi o ali di farfalla, anche loro simboli del ritorno alla vita.