Presentato il progetto FOSTRA per assicurare a lungo termine il finanziamento dell’infrastruttura stradale
Il Governo è impegnato a coprire le lacune finanziare per le strade, ancor di più dopo la bocciatura da parte del popolo dell’aumento della vignetta autostradale. La scorsa settimana il Consiglio federale ha inviato in consultazione il nuovo Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomeramento (FOSTRA), uno strumento analogo al fondo per finanziare l’infrastruttura finanziaria (FAIF) accolto in votazione lo scorso 9 febbraio. Entrambi i fondi dovranno essere complementari per permettere lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture di trasporto.
Nella conferenza stampa di presentazione la consigliera federale Doris Leuthard ha spiegato, che FOSTRA è la soluzione ideale per controllare efficacemente le entrate e le uscite, migliorare la trasparenza ed evitare le lacune finanziarie, che il Governo stima a 1.7 miliardi l’anno a partire dal 2017. Secondo Leuthard, i costi della manutenzione aumentano e i fondi a disposizione sono in continuo calo, poiché le automobili consumano sempre meno, causando meno entrate fiscali. Come per il FAIF, si prevedono nuove entrate, oltre a quelle attuali. Nel fondo finiranno entrate prelevate già oggi come la sovrattassa su benzina o diesel. Si aggiungeranno introiti che oggi finiscono nelle casse federali: le entrate della vignetta autostradale (320 milioni) e una parte dell’imposta sugli autoveicoli (tra i 266 e 400 milioni). Inoltre dal 2020 dovrebbe aggiungersi una nuova tassa forfetaria sui veicoli elettrici, che porterebbe circa 500 milioni.
Ma questo non basterà. Il progetto prevede inoltre un aumento del prezzo della benzina di 12 o 15 centesimi al litro, a seconda della variante che sarà scelta. La variante principale con l’incremento di 15 centesimi porterebbe entrate supplementari per 683 milioni, alle quali andrebbero aggiunti i 266 milioni dell’imposta sugli autoveicoli. “Dopo 40 anni, nei quali non c’è mai stato un adeguamento al rincaro, l’aumento della benzina è sostenibile”, ha difeso la misura il ministro dei trasporti, e d’altronde l’automobilista otterrà qualcosa in cambio: meno ingorghi, che porteranno vantaggi economici.
Il ministro dei trasporti Leuthard ha precisato quanto costerà l’offerta: “Per ogni economia domestica si avrà una spesa di circa 14 – 18 franchi al mese”. Se il progetto sarà respinto, la Confederazione dovrà mantenere la rete attuale, costruita in prevalenza negli anni ’70 e ’80, senza potere contribuire ai futuri programmi d’investimento, per fermare il deterioramento e venire incontro alle esigenze della società, ad esempio la protezione contro i rumori. Il Consiglio federale ha definito come intende pianificare l’estensione e l’ampliamento della rete stradale svizzera. I finanziamenti tramite il FOSTRA saranno inseriti in un Programma di sviluppo strategico (PROSTRA) che sarà sottoposto al Parlamento ogni quattro anni. Il programma raggruppa progetti per 6.6 miliardi di franchi e una prima fase di realizzazione dovrebbe concludersi entro il 2030.
Il fondo, che dovrebbe essere costituito a tempo indeterminato e sancito da una norma costituzionale, entrerebbe in vigore nel 2017 e sostituirà l’attuale Fondo infrastrutturale (FI). Comunque l’ultima parola spetterà alla popolazione che dovrà esprimersi sul nuovo finanziamento. I cantoni e le città hanno dato il loro sostegno al fondo, perché garantisce una pianificazione a lungo termine. L’idea è appoggiata in linea di massima anche dai partiti, anche se i motivi e le richieste si differenziano. La destra e le associazioni per il traffico stradale sono favorevoli alla creazione del fondo, ma non attraverso il rincaro del carburante e respingono la misura di volere includere i progetti per l’agglomerazione. Per la sinistra è invece l’agglomerazione ad avere priorità, con l’obiettivo di migliorare il traffico lento, pedonale, dei trasporti pubblici e per i ciclisti.