Dall’entrata in vigore, 30 anni or sono, dell’ordinanza contro l’inquinamento fonico OIF, quasi 270 000 persone beneficiano ora della protezione contro il rumore eccessivo causato dal traffico stradale. Nonostante negli ultimi dieci anni siano aumentati gli sforzi, resta ancora molto lavoro da fare: oltre un milione di persone è ancora esposto a rumore stradale eccessivo. Inoltre, occorre insistere maggiormente sulle misure contro il rumore alla fonte. È quanto si evince dall’indagine condotta nel 2018 e pubblicata dall’Ufficio federale dell’ambiente UFAM
L’indagine dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) esamina le misure già attuate e quelle previste, la loro efficacia e le risorse finanziarie necessarie. A fine 2018, gli investimenti nella protezione contro il rumore stradale ammontavano a 4,3 miliardi di franchi e altri fondi saranno investiti a brevissimo termine fino al totale necessario stimato a 6 miliardi di franchi.
Risanamenti in crescita negli ultimi dieci anni
Dall’entrata in vigore, nel 2008, degli accordi programmatici e dall’aumento del sostegno federale al risanamento del rumore del traffico sulle strade cantonali e comunali, i lavori sono progrediti in modo significativo. Nel 2018 gli investimenti cantonali sono decuplicati rispetto a quelli effettuati nel 2008. Anche il numero delle persone che ne beneficiano è in netto aumento. Fino al 2012, erano circa 5000 le persone che beneficiavano della protezione contro il rumore stradale, con un costo medio pro capite di circa 9000 franchi. Dal 2013 questo numero è salito a 20 000 l’anno, mentre i costi medi sono stati ridotti a circa 6000 franchi a persona.
Investire per ridurre il rumore alla fonte
Il 32 per cento del budget per il risanamento delle strade cantonali e comunali è stato speso per misure volte a ridurre il rumore alla fonte, ad esempio per allestire superfici fonoassorbenti o adottare misure di riduzione del traffico e della velocità. Il 21 per cento è stato utilizzato per costruire pareti o collinette volte a limitare la propagazione del rumore. L’installazione di finestre antirumore, considerata una misura alternativa eccezionale quando non si riesce a ridurre l’inquinamento acustico alla fonte o limitarne la propagazione, ha comunque rappresentato il 39 per cento dei fondi spesi dai Cantoni e dai Comuni.
Lungo le strade nazionali la priorità è stata data alle misure adottate contro la propagazione del rumore (72% del budget). Sull’insieme della rete stradale ne hanno beneficiato quasi 270 000 persone.
La protezione contro il rumore del traffico stradale è tuttora insufficiente
Nonostante i progressi compiuti, i lavori sono lungi dall’essere terminati. Più di un milione di persone in Svizzera rimane esposto al proprio domicilio al rumore eccessivo causato dal traffico stradale, che può avere gravi conseguenze per la salute.
Per ridurre ulteriormente sia il numero delle persone esposte al rumore che i relativi costi esterni occorrono misure di protezione efficaci. La riduzione del rumore stradale è diventato un compito costante, che deve focalizzarsi in modo crescente sulle misure alla fonte e mantenere gli investimenti necessari. Nel quadro della mozione dell’ex consigliere agli Stati Claude Hêche (PS/JU), il Parlamento ha chiesto al Consiglio federale di adottare misure contro il rumore stradale, in particolare di prorogare i sussidi federali attraverso gli accordi programmatici. Una proposta di revisione delle basi giuridiche dovrebbe essere inviata in consultazione nel 2020.
Il rumore eccessivo può causare malattie
In Svizzera, una persona su sette è esposta al suo domicilio ai rumori del traffico diurno nocivi o molesti e una persona su otto è esposta ai rumori del traffico notturno nocivi o molesti. Il rumore compromette la qualità di vita e può causare malattie. Ogni rumore molesto, oltre a disturbare la concentrazione o la comunicazione, mette il corpo in uno stato di allerta e produce ormoni dello stress che a lungo termine incidono sulla salute (causando ipertensione o malattie cardiovascolari). Il rumore si ripercuote anche sulla qualità dell’ambiente di vita. Nel 2016 i costi esterni annui causati dagli effetti sulla salute e dalla perdita di valore degli immobili avevano superato i 2 miliardi di franchi.
Ufam