La Juventus scappa a +9, il Napoli avvicina la Roma, rientra la Lazio, sale l’Inter, caos Parma a rischio fallimento
La Juventus (2-1) è sempre più sola e nove punti di vantaggio sulla Roma (1-1) iniziano a essere tanti, troppi, almeno per ora. I giallorossi non sanno più vincere e a Verona colgono l’ottavo pareggio nelle ultime 11 gare: magro bottino per tenere il passo della capolista e aperta la lotta scudetto. Alla Roma iniziano a rassegnarsi e a pensare alla difesa del secondo posto. Recuperare lo svantaggio significa che la Juventus deve perdere tre volte e la Roma vincerne altrettante per giocarsi lo scudetto. Nello scontro diretto di lunedì 2 marzo i giallorossi potrebbero fare il primo passo. Ma il titolo può perderlo solo la squadra di Allegri, poiché le rivali giocano effettivamente peggio della Juventus, che per altro non sta brillando.
Alla Roma si è rotto il giocattolo che Garcia aveva saputo costruire la scorsa stagione. Il tecnico bravo nel dare un’identità di gioco propositivo, si è dimostrato incapace di gestire al meglio le difficoltà. A Verona i giallorossi hanno mostrato ancora l’involuzione del bel gioco, l’incapacità di cambiare passo e di rendersi pericolosi, ma anche la difficoltà dal punto di vista atletico e mentale. I giocatori sono insicuri e nessuno si assume la responsabilità. Se poi crescono i malumori (Totti nervosissimo per la sostituzione) vuol dire che la situazione è più critica di quello che si pensi. Se non vuole che la stagione prenda una brutta piega Garcia dovrebbe trovare soluzioni diverse e curare la malattia cronica e non solo di risultati. Per il Verona è un punto meritato, grazie alla lodevole prestazione di tutti i giocatori, bravi a chiudere i varchi, a trovare il pareggio (fortunoso) e a condurre in salvo il pareggio con orgoglio e determinazione. Atteggiamento da lotta salvezza. Al Verona non si può chiedere altro.
La Juventus in questa fase della stagione ha qualche problema di gioco e mostra appannamento in alcuni giocatori chiave. Colpa forse dell’imminente gara di Champions League contro il Dortmund. Comunque la Juventus nelle difficoltà non sbaglia due volte e contro l’Atalanta, che lotta per la salvezza, riesce a vincere in rimonta una partita complicata. A risolvere la partita, una magia di Pirlo, dopo il pareggio di Llorente, ma la Juventus ha finito la gara in affanno. Merito dell’Atalanta che esce a testa alta grazie a un atteggiamento coraggioso e combattivo e magari avrebbe meriato il pareggio per la volontà di mettere pressione fino al termine alla Juventus: al 88’ il colpo di testa di Migliaccio esce di poco.
Il Napoli (2-0) coglie l’occasione, si avvicina alla Roma a -3 e apre la sfida al secondo posto. Dopo il brusco stop di Palermo la squadra di Benitez reagisce e s’impone sul Sassuolo nel posticipo del lunedì. Senza lo squalificato Higuain, ci pensa il sostituto Duvan Zapata, che firma il gol che sblocca il risultato e poi mette Hamsik nelle condizioni di raddoppiare. Non è stata comunque una passeggiata contro gli emiliani, che in 10’ perdono mezza difesa per infortunio, ma resistono per un’ora e nel finale, in superiorità numerica, provano a rimontare. Nel primo tempo il Napoli è impacciato e non incide, ma cambia marcia nella ripresa e in otto minuti chiude la partita con lo scatenato attaccante colombiano. Il Napoli ha trovato continuità di risultati da oltre tre mesi e se non avesse avuto la brutta partenza in avvio si stagione, oggi la Juventus avrebbe un avversario in più.
Bene la Lazio (2-1) che supera in rimonta un Palermo sempre combattivo e pericoloso in attacco. I laziali scavalcano in classifica la Fiorentina e rivedono la zona Champions League distante cinque punti. Soffre la squadra di Pioli che subisce lo svantaggio per un erroraccio del difensore Mauricio che permette a Dybala di segnare. La reazione della Lazio è immediata e Mauri pareggia dopo sette minuti. La Lazio costruisce la rimonta con una prestazione maiuscola nella ripresa, nella quale domina il Palermo chiudendolo nella sua area. La rete decisiva è una prodezza di Candreva dopo un’azione personale. I siciliani si arrendono dopo una prova gagliarda, ma continuano a sognare in prospettiva europea.
Frena la Fiorentina (1-1) nella rincorsa al terzo posto. La gara è stata giocata per lunghi tratti a ritmi bassi forse per la stanchezza accumulata da entrambe le squadre nelle gare di Europa League. La squadra di Montella, che ha fatto molto turn over, deve fare mea culpa per il rigore sbagliato da Babacar nel primo tempo e per l’incapacità di gestire il vantaggio maturato con la rete di Salah all’85’, durato appena due minuti. Il Torino porta via dal Franchi un punto prezioso e meritato grazie a una prova attenta e ordinata. I granata allungano così a undici la serie positiva di risultati consecutivi.
Nella lotta per la salvezza grande passo dell’Empoli (3-0) che con una partita perfetta batte il Chievo, diretto avversario. Partita spettacolare dei toscani che con Rugani e la doppietta dell’esperto Maccarone conquistano tre punti che finalmente fanno sorridere anche la classifica. Il Chievo invece non è mai stato in partita e in confronto alle ultime due vittorie consecutive fanno un passo indietro. Il Cagliari (1-2) resta terzultimo e l’Inter, con la terza vittoria consecutiva, risale la classifica. I nerazzurri soffrono a Cagliari ma alla fine resistono al ritorno dei sardi salvando la vittoria, che permette di avvicinare la zona Europa. La gara è dai due volti: l’Inter domina il primo tempo, nella ripresa va sul 2-0 con Kovacic (che ripaga la fiducia di Mancini) e Icardi, che raggiunge Tevez a 14 reti nella classifica marcatori, ma gestisce come al solito male il finale e il Cagliari torna in partita. Non basta però una buona partita alla squadra di Zola per conquistare almeno un punto, che avrebbe avvicinato l’Atalanta sempre a -3. Il Cesena (2-0) contro il Milan “malato” gioca ancora con equilibrio tattico, ma non riesce a ripetere la prestazione contro la Juventus. Ma per errori propri i romagnoli permettono al Milan di andare due volte in rete con Bonaventura e Pazzini su rigore. Niente di nuovo sul fronte rossonero: Milan brutto nel gioco e senza un assetto equilibrato. Contro il Cesena c’è stata almeno sostanza e cinismo. Tutto qui.
Rinviate due partite. Il derby di Genova non si è giocato per la pioggia e sarà recuperato martedì 24 febbraio alle 18:30. Parma-Udinese è stata rinviata per la situazione finanziaria critica del Parma. C’è il rischio che il club emiliano possa ritirarsi dal campionato. Comunque è grottesco quello che sta accadendo e una vergogna. Il campionato è falsato, soprattutto la lotta retrocessione. Se il Parma si ritira, i risultati ottenuti finora restano validi, mentre nelle rimanenti 15 partite si aggiudicherebbe la sconfitta a tavolino 0-3. A rimetterci la Roma, che ha già giocato nel ritorno pareggiando. Come si è arrivati a questa situazione scandalosa è difficile a sapersi e in realtà la situazione del Parma sembra senza via di uscita.
Classifica 24° giornata
Juventus 57; Roma 48; Napoli 45; Lazio 40; Fiorentina 39; Sampdoria, Genoa e Inter 35; Palermo, Torino e Milan 33; Sassuolo 29; Udinese 28; Empoli 27; Verona 25; Chievo 24; Atalanta 23; Cagliari 20; Cesena 16; Parma 10 (-1)