La Juventus consolida la vetta, tengono Roma e Milan, periodo difficile per il Napoli, vola l’Atlanta quarta, in zona salvezza sale l’Empoli
Continua a vincere la Juventus, anche se con qualche difficoltà. La perla su punizione del rinato Pjanic decide la gara contro il Chievo di Maran, mai domo e anche bravo a mettere in difficoltà il più blasonato avversario. Pellissier è l’autore del pari e Buffon il salvatore del risultato. Il gioco della Juventus non si è sviluppato per l’ennesima volta con fluidità, anche per merito del Chievo che ha aggredito a tutto campo. Allora la Juventus si è adeguata. Ha rinunciato allo spettacolo e ha giocato con agonismo e a ritmi alti, una sfida tutta fisica che la Juventus ha deciso con le giocate individuali. Vincere lo scudetto passa anche da queste gare spigolose e di sofferenza. Ad Allegri va bene così, perché la sua squadra è stata brava a piegare un Chievo che si è difeso con determinazione e tenacia, capitolando solo sull’invenzione di Pjanic. La nota negativa per Allegri e l’infortunio alla spalla di Barzagli che resterà fuori per due mesi.
Nella scia della capolista resta la Roma, che si candida a prima antagonista della Juventus. Una tripletta di Salah regala la vittoria su un Bologna generoso che dura solo un tempo. La squadra di Donandoni rischia di essere riassorbita nella zona retrocessione, mentre la Roma ha fatto vedere tutto il suo potenziale giocando una gara impressionante. In difesa ci sono stati alcuni affanni, dove si è sentita l’assenza di Manolas, ma dal centrocampo in su la squadra di Spalletti è molto ispirata. De Rossi e Strootman sono incisivi e danno equilibrio e l’attacco con Dzeko e Salah è prolifico (18 reti). Spetta a Spalletti mantenere questo perfetto equilibrio e trovare continuità nei risultati fino allo scontro diretto di metà dicembre. Il Milan ottiene una vittoria di misura sul campo del Palermo con una prestazione alquanto deludente sul piano del gioco. Tre punti che consolidano il terzo posto e danno un’iniezione di fiducia in vista del derby dopo la sosta per la Nazionale. La gara ha confermato le difficoltà nella gestione della squadra di Montella, che ha concesso facilmente il meritato pareggio al Palermo. Positiva invece la reazione che ha portato al gol vittoria di Lapadula, con li suo primo gol in Serie A., a conferma che il giovane gruppo italiano gestito da Montella sta crescendo e che l’inatteso piazzamento nell’alta classifica dopo dodici giornate è meritato. Il Palermo di De Zerbi è volenteroso e fa vedere a sprazzi anche un gioco efficace e avrebbe meritato il pari, ma manca qualcosa per dare una sterzata a questa stagione fin qui deludente sul piano dei risultati.
La squadra del momento è senza dubbio l’Atalanta che ha confermato il suo stato di grazia con la netta vittoria sul campo del Sassuolo. Sono quattro quelle consecutive che proietta la squadra di Gasperini nell’alta classifica. È stato un primo tempo capolavoro quello dell’Atalanta che ha messo in ginocchio con tre reti di Gomez, Caldara e Conti un Sassuolo ormai lontano parente della squadra che ha incantato la scorsa stagione. La squadra di Di Francesco ha poco da rimproverarsi, ma non sembra giovarle la partecipazione all’Europa League e ora si sta avvicinando pericolosamente in zona retrocessione e per il tecnico, molto nervoso, sarà indispensabile il recupero dei molti infortunati. I 19 punti conquistati nelle ultime 7 gare fanno volare l’Atalanta e sognare i tifosi bergamaschi che annusano profumo di Europa. Adesso il Napoli non vince neanche più al San Paolo e sotto il profilo dei risultati è un momento delicato. Contro la Lazio è solo pareggio e la vetta si allontana a -9 punti. La squadra di Sarri gioca abbastanza bene, ma non riesce a finalizzare la mole di gioco e la mancanza di un centravanti (Milik infortunato e Gabbiadini delude) inizia a pesare in termini di gol. Le seconde linee non danno garanzie da grande squadra e se anche i giocatori simbolo, Reina insicuro sul gol di Keita, allora diventa difficile raggiungere qualsiasi obiettivo di successo. La lite tra il presidente De Laurentis e il tecnico Sarri non fa che complicare il momento delicato. La Lazio con il pareggio esce dalla sfida a testa alta e allunga la striscia positiva a 7 gare di imbattibilità. Rimaneggiata per le assenze, la Lazio ha giocato con un atteggiamento attendista e ha fatto valere le proprie qualità offensive nelle ripartenze. Missione riuscita, che lascia la Lazio davanti al Napoli.
Resta in zona Europa anche il Torino che torna alla vittoria dopo tre gare. Il malcapitato Cagliari, troppo arrendevole, è travolto dalla furia agonistica del Torino, al quale bastano dieci minuti per indirizzare la gara sulla strada giusta. Belotti e Ljajic sono i nuovi gemelli del gol del Torino e gli autori del 2-0. Per il resto della il Torino non abbassa la guardia e va ancora tre volte in gol. Cosa dovrà fare riflettere Mihajlovic sono i troppi gol (già 10) subiti su palla alta. L’Inter si regala, con le solite difficoltà, una vittoria prima di iniziare l’era della gestione Stefano Pioli, il tecnico che sostituirà l’olandese De Boer. La prestazione generale è stata come al solito opaca e solo all’84’ i nerazzurri sono riusciti a sbloccare il risultato contro un Crotone fin lì perfetto a livello difensivo, con ordine e senza soffrire più di tanto. L’unico svarione è costato il contropiede dell’Inter che ha mandato il gol Perisic. I calabresi avviliti, si sono smarriti e concesso la doppietta a Icardi, salito a 10 reti. Pioli erediterà una squadra di qualità ma debole a livello caratteriale, in un ambiente confrontato con la perpetua contestazione dei tifosi. Si allontana dalla zona Europa la Fiorentina che in casa pareggia per la quarta volta consecutiva. Contro la Sampdoria i viola giocano bene solo il primo tempo, ma incapaci di chiudere la partita dopo il vantaggio realizzato da Bernardeschi. La reazione della Sampdoria arriva nella ripresa e dopo il pareggio di Muriel, tenta di vincere la partita. L’assalto finale della Fiorentina è invano e il punto soddisfa maggiormente la Sampdoria.
Netta vittoria dell’Empoli a Pescara nella sfida salvezza. Un 4-0 forse eccessivo, ma gli attaccanti empolesi si sono finalmente sbloccati: doppietta di Maccarone e reti Pulciarelli e del rinato Saponara. Tre punti pesanti arrivati anche per i demeriti di un Pescara. La squadra di Oddo, dopo la convincente prova contro il Milan, concede troppo all’Empoli per le tante disattenzioni. Gli abruzzesi rischiano di accusare la crisi, se non ci sarà una reazione soprattutto sotto il profilo mentale. Bella partita con continui capovolgimenti di fronte tra Genoa e Udinese terminata con un giusto pareggio, ma che entrambe avrebbero potuto vincere.
G.S.
foto: Ansa