Sindaco Marino: “Passo in avanti sui diritti”
A dare l’ok al provvedimento, voluto dal sindaco Ignazio Marino e preceduto da mesi di polemiche, la maggioranza di centrosinistra e M5s che ne sono anche promotori. Hanno votato contro Ncd, Fi e Fdi. Si è astenuta la Lista Marchini.
“Finalmente anche Roma si è dotata di un registro delle unioni civili. Si tratta di un risultato atteso da tempo, che pone la nostra città sempre più in prima linea sul fronte dei diritti degli individui e del riconoscimento dei legami affettivi, stabili e duraturi. Oggi la Capitale d’Italia dà il segnale che, in questa città, l’amore è uguale per tutti. Voglio dunque esprimere tutta la mia soddisfazione per questo passo importante che, non solo rappresenta un atto di civiltà e di rispetto delle persone, ma ci allinea al resto del mondo occidentale, in linea con i principali Paesi europei con cui condividiamo la nostra storia politica e culturale”. Così il sindaco di Roma Ignazio Marino. “L’importante discussione portata avanti dall’Assemblea capitolina, che ha coinvolto sia la maggioranza che l’opposizione, ha dato alla città un provvedimento che riconosce i diritti di tutti i suoi cittadini, nessuno escluso. Ringrazio dunque tutti i consiglieri e le consigliere che hanno votato il Registro, ma anche tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo storico traguardo. Per la maggioranza, si tratta dell’ennesimo impegno mantenuto con i cittadini. Ma non posso non sottolineare anche l’alto valore simbolico del provvedimento. Tante amministrazioni italiane, oggi, attendono una legge nazionale che finalmente sancisca i diritti uguali per tutti di fronte all’amore. Roma, con il suo esempio, spera di poter contribuire a sbloccare le titubanze dei legislatori che, da troppi anni ormai, eludono un pieno riconoscimento dei diritti giuridici e civili di tutte le coppie, indipendentemente dal loro orientamento sessuale”.
“Lo scontro che si è registrato oggi in Campidoglio sul tema delle unioni civili dimostra la necessità di sottrarre questi temi allo scontro strumentale ed ideologico. Le ripetute e disattese promesse del Premier Renzi oltre che l’assenza di un interlocutore politico quale il ministro per le Pari Opportunità, impediscono ormai da troppo tempo l’avvio di una serena discussione che coinvolga tutte le forze politiche presenti in Parlamento allo scopo di trovare una soluzione adeguata”. Lo dice in una nota la responsabile del dipartimento Libertà civili e diritti umani di Forza Italia, Mara Carfagna, commentando l’esito del voto in Campidoglio. “Delibere come quella di oggi – aggiunge – dimostrano ancora una volta la necessità di affrontare da subito una riflessione scevra da pregiudizi volta al riempimento di un insopportabile vuoto normativo, così da regolare in maniera omogenea ed equilibrata fenomeni già presenti e diffusi nella nostra società”. “Continuare a negare diritti o peggio, prometterne di falsi, a chi attende con speranza un atto dovuto è una forma di cattivo opportunismo politico che rifiutiamo con fermezza. Non è giusto – conclude – continuare a prendere in giro le coppie di fatto con delibere poco significative quando è solo il Parlamento a poter legiferare su questi temi”.