La Juventus non si distrae mai, la Roma tiene, il Napoli cade contro l’Atalanta, che sogna la Champions, Milan e Lazio continua la corsa europea, nella zona retrocessione resta quasi tutto immutato
La Juventus aggiunge un altro tassello allo scudetto, la Roma tiene aperta la sfida e il Napoli scivola a -12 e riapre la lotta al terzo posto. La capolista continua senza distrazione il cammino verso lo scudetto. Neanche l’Empoli, nonostante tenga lo 0-0 per un tempo, ha dato la sensazione di potere mettere in difficoltà la Juventus, che arriva a 30 vittorie di fila in casa. La squadra di Allegri non impressiona, ma le basta il minimo sforzo e l’inserimento di 6 nuovi giocatori rispetto alla gara di Champions League, per sbrigare la pratica Empoli, risparmiando energie per affrontare le prossime gare più impegnative iniziando con la semifinale di Coppa Italia contro il Napoli. La Juventus non è sazia di vittorie e c’è da sottolineare come la società è stata capace di gestire il caso Bonucci, rientrato in squadra dopo la punizione disciplinare di Oporto e chiudendo la gara da capitano.
Strameritata la vittoria della Roma sull’Inter a San Siro. I giallorossi si confermano l’unica avversaria degna della Juventus e mantengono aperta il campionato, in attesa degli scontri diretti che saranno decisivi. La squadra di Spalletti ha dato una dimostrazione di maturità e di forza, costruendo la vittoria con un primo tempo perfetto e un Nainggolan sontuoso e autore di due splendide reti su altrettanti tiri da fuori. Spalletti ha finalmente raggiunto un equilibrio tra i reparti, con la difesa solida, protetta dal duo Strootmann-De Rossi che fanno da elastico all’attacco. La qualità del gioco è di alto livello, equivale a quello della Juventus e consentirà alla Roma di sfidare la capolista fino alla fine del campionato, se non ci saranno più incidenti di percorso. L’Inter, che stava risalendo la classifica, ha deluso le attese e i suoi demeriti hanno consentito una partita a senso unico. La squadra è apparsa confusa e in alcune azioni spaesata, facendo riaffiorare antichi problemi di equilibrio e di mentalità. Neanche il gol del rientrante Icardi, ha dato la scossa alla squadra. Era una gara da vincere a tutti i costi per arrivare al terzo posto, ma vista l’ennesima prestazione negativa contro una diretta avversaria sarà difficile centrare l’obiettivo.
Il Napoli esce definitivamente dalla corsa scudetto, perdendo anche la gara di ritorno contro la sorprendente Atalanta, che adesso culla il sogno Champions League, dimezzando lo svantaggio a -3. Ormai per il Napoli è un ritornello fallire l’ennesima prova di maturità. Una squadra irriconoscibile, causa anche il calo mentale dei suoi giocatori simbolo, soprattutto degli attaccanti Callejon e Mertens. Le pressioni non sembrano fare bene al gruppo e anche Sarri tende a sbagliare insistendo sul tridente leggero, che contro un avversario con una prestanza fisica superiore ha perso il confronto. Alla vigilia del ciclo terribile che attende il Napoli in sette giorni, Juventus, Roma e Real Madrid, Sarri dovrà troverà le giuste contromisure e rendere il gioco più efficace e meno spettacolare. Bravissima l’Atalanta, che ha avuto un approccio migliore nella sfida, preparata da Gasperini con grande acume tattico. L’Atalanta, con la sua pressione alta e i duelli individuali, è riuscita a evidenziare i limiti del Napoli, disinnescando le sue potenzialità offensive. Ora i bergamaschi avanzano la candidatura al terzo posto e con un calendario sulla carta favorevole e un atteggiamento da mentalità vincente, l’impresa è possibile.
Continuano a restare in corsa per l’Europa League la Lazio e il Milan. In entrambe le gare molte polemiche sui rigori assegnati che hanno consentito di vincere di misura. All’Olimpico la gara contro l’Udinese è stata senza sussulti e dominata dai friulani tatticamente, che hanno imbrigliato la Lazio, che ha giocato malissimo. Il rigore concesso al 71’ è molto generoso: Immobile lo trasforma e fa salire la Lazio a 50 punti in 26 gare, un record nell’era Lotito. La striminzita vittoria apre un piccolo spiraglio per la Champions League e lascia in crisi l’Udinese. Meglio sul piano del gioco e dello spettacolo Sassuolo-Milan, ma lo sbaglio dell’arbitro Calvarese sul rigore segnato da Bacca ha offuscato quanto visto in campo. Il colombiano scivola al momento del tiro e tocca due volte il pallone: rigore da annullare. Ai punti merita il Milan che ha giocato meglio fino all’episodio del rigore, poi la partita è cambiata. Troppo nervosa, confusa e nella ripresa tante mischie in area che hanno portato a episodi sfavorevoli al Sassuolo, al quale manca un rigore. Il Milan è stato bravo e fortunato ad arretrare e a difendere il vantaggio fino al termine, sfatando il tabù del Mapei Stadium, che permette ai rossoneri di restare attaccati alla lotta per il quinto posto.
L’Empoli continua a perdere e le avversarie nella lotta salvezza perdono l’ennesima occasione di riaprire il discorso. C’era quasi riuscito il Palermo con una prova di carattere e spirito di sacrificio contro la Sampdoria. Un rigore trasformato da Nestorovski nel primo tempo aveva portato in vantaggio i siciliani, che hanno resistito fino al 90’. Poi la stanchezza e la superiorità tecnica della Sampdoria (gol di Quagliarella) hanno negato i tre punti al Palermo e affievolito le speranze di riaccendere la lotta per non retrocedere. È andata peggio al Crotone che si è fatto addirittura rimontare dal Cagliari e non è riuscito a rimediare nel finale. Non basta l’orgoglio ai calabresi per evitare la retrocessione, sempre lontana a 9 punti, mentre il Cagliari aggiunge un altro tassello alla sua stagione positiva. Svanisce l’effetto Zeman già alla seconda gara. Troppo timido il Pescara sul campo del Chievo, che ha vita facile e conquista la decima vittoria stagionale con il minimo sforzo, grazie alle reti di Birsa e Castro. Classifica tranquilla per i veneti con 35 punti e quota salvezza quasi raggiunta, il Pescara resta ultimo e residue possibilità di salvezza. Senza ambizioni le altre partite. Il Bologna sperpera altri due punti sul campo del Genoa, che all’ultimo respiro salva la faccia pareggiando, giustamente, al 92’ con Ntchan. La Fiorentina dopo la figuraccia contro il Borussia Mönchengladbach In Europa League si fa rimontare dal Torino in una gara tra due delle grandi deluse della stagione. Primo tempo di marca viola in vantaggio con Saponara e Kalinic. La ripresa è del Torino che rimonta grazie alla doppietta del suo centravanti Belotti, che prima aveva sbagliato un rigore. Il pareggio, giusto, sigla la fine per entrambe alla lotta per l’Europa e molto in anticipo anche della stagione.
G.S.
foto: Ansa