Una delle rivalità più coinvolgenti nella storia della Formula 1, quella dell’inglese Hunt e dell’austriaco Lauda, sul grande schermo anche in Svizzera!
Uno dei film più attesi della stagione è senza dubbio quello che racconta una delle rivalità più seguite nella storia della Formula 1. Erano gli anni ’70 e sui circuiti di Formula 1 gli sguardi sono tutti per i due piloti, rivali sin dalla Formula 3, che animano le scene della gara automobilistica. Ovvero la storia di Niki Lauda e James Hunt interpretati rispettivamente da Daniel Brühl e Chris Hemsworth guidati dalla regia scrupolosa di di Ron Howard l’ex Richie Cunningham di Happy Days, nonché regista di lavori come Apollo 13 e A Beautiful Mind (premio Oscar) Il codice da Vinci e Angeli e demoni. Basato su una sceneggiatura di Peter Morgan che insieme al lavoro del regista ci riportano sul grande schermo il crudo e pericoloso Campionato di Formula 1 degli anni ’70.
Così sul grande schermo troviamo riprodotto il mondo della Formula 1 ricostruito alla perfezione, e sembra quasi di fare un salto nel passato: a cominciare dalla somiglianza quasi perfetta dei due bravissimi interpreti che ci restituiscono i due piloti, la loro passione, la loro rivalità e le loro divergenze, fino alla trama della storia che è seguita quasi alla lettera. di Niki Lauda e James Hunt hanno due temperamenti diversi, sulle piste di Formula 1 e nella vita. Hunt è un giovane ed insolente donnaiolo che adora mettersi in mostra, mentre Lauda è un genio strategico dai modi duri e riservati. Mentre Hunt vive con leggerezza ed attraversa un bel periodo agonistico essendo il pupillo della propria squadra, la Hesketh, portato in palmo di mano dal titolare, Lord Hesketh, Lauda si trova di fronte ad un momento critico della propria vita culminante con la rottura dei rapporti col padre che rifiuta di sovvenzionare la sua carriera sportiva ritenendola inappropriata alle tradizioni famigliari che vogliono i Lauda banchieri. Nel 1975 Lauda diventa campione del mondo di Formula 1 con la Ferrari, mentre la Hesketh dichiara bancarotta a causa dell’assenza di sponsor della vettura guidata da Hunt che passerà alla McLaren. Il 1976 segnerà una svolta nel destino dei due piloti. Lauda è il favorito nelle prime gare, mentre Hunt è molto indietro. La decima gara, il Gran Premio di Germania, si disputa il 1° agosto nel circuito del Nürburgring Nordschleife.
La giornata è piovosa e Lauda, pur detenendo il primato sulla pista, essendo da sempre un calcolatore, valuta che il rischio di una corsa con asfalto molto bagnato sia eccessivo su questo circuito. Ma Hunt, convince la maggioranza dei piloti a votare a favore della corsa. È stato durante il terzo giro che la sospensione posteriore sinistra della Ferrari di Lauda cedette facendogli perdere il controllo della vettura. L’urto con le barriere esterne è violento ed inevitabile e dopo diverse carambole la Ferrari prende fuoco. I primi a prestare soccorso sono proprio gli altri piloti coinvolti nell’incidente ed un commissario del circuito con un estintore. Si riesce a tirare fuori Lauda ustionato e privo di sensi e viene subito portato in ospedale in l’elicottero. La situazione del pilota è critica perché oltre alle ustioni riportate, in particolar modo alla testa per la perdita del casco, ha inalato vapori roventi di benzina la cui tossicità ne mette a repentaglio la sopravvivenza. Ma Lauda riesce a rimettersi in forze e a soli 42 giorni dal terribile incidente decide di ritornare in gara stanco di seguire il recupero del rivale dalla televisione. Così, nello stupore di tutti, Lauda ritorna in gara prendendo parte al Gran Premio d’Italia, il 12 settembre dello stesso anno. Prima della gara i due rivali si confrontano e, mentre l’inglese si scusa sentendosi responsabile per quanto accaduto in Germania, l’austriaco replica che la sua decisione di tornare a gareggiare così presto, a guarigione ancora incompleta, è dovuta proprio a lui. Quell’anno il Campionato fu vinto da Hunt. L’ultima gara, in Giappone al Circuito del Fuji sotto una pioggia battente che ha costretto Lauda, memore dell’incidente da cui si era miracolosamente salvato, al ritiro. Ma Rush non si riduce allo svolgimento delle gare, anche se è il fulcro della vicenda, ma guarda soprattutto le vicende umane dei due piloti che si sono combattuti sempre nel rispetto altrui, così il film diventa interessante non solo per gli appassionati dello sport.
Rush è già in proiezione in Svizzera, nel cantone francese e in Ticino dal 26 settembre scorso, nella Svizzera tedesca dal 10 ottobre.