La valutazione del Programma nazionale migrazione e salute dell’anno appena trascorso ne ha confermato validità ed efficacia, per questo motivo il consiglio il Consiglio federale lo protrae fino al 2017
Notizie positive arrivano sul piano della salute di tutti noi migranti e in maniera particolare per chi ha maggiori difficoltà nel reperire informazioni a livello sanitario. Non tutti, infatti, a causa di diversi motivi, primo fra tutti le difficoltà linguistiche, riescono a ricevere tutte le informazioni necessarie più o meno importanti che riguarda l’aspetto sanitario in Svizzera. Per questo motivo, nel 2008 era stato avviato un piano per migliorare la salute dei migranti in Svizzera e per adeguare il sistema sanitario alle loro specifiche esigenze. Questo Programma nazionale migrazione e salute era previsto fino al 2013, ma adesso, grazie ai risultati raggiunti e per permettere di proseguire un lavoro dimostratosi efficace e poterlo consolidare nel futuro, il Consiglio federale ha deciso di protrarre la sua durata di altri 5 anni, dunque fino alla fine del 2017. Preservare il nostro stato di salute è importante e per questo dobbiamo assolutamente tenerci informati e riuscire a poter entrare in contatto con le istituzioni sanitarie in maniera facilitata. Grazie al Programma migrazione e salute la Svizzera è potuta intervenire in maniera efficace in questi problemi che hanno colpito, in maniera specifica, migranti di condizioni sociali modeste e con competenza ridotte in materia di sanità, i quali lamentano più spesso problemi di salute e maggiori difficoltà di comprensione nel contatto con le istituzioni sanitarie. Il Programma in questione rientrava nelle priorità di politica sanitaria di Sanità2020, approvata dal Consiglio federale nel gennaio di quest’anno e in questo modo aiuta a migliorare lo stato di salute e il comportamento sanitario della popolazione migrante, fornendo un valido contributo alla politica nazionale d’integrazione, perché come si evince da studi condotti sulla questione, uno stato di salute precario rende più difficoltoso il processo d’integrazione, quindi per migliorare il processo d’integrazione di un migrante bisogna, prima di tutto, migliorarne lo stato di salute. Sono state quattro le principali aree d’intervento che negli ultimi anni hanno prodotto un miglioramento sostanziale della situazione negli ambiti della «Promozione della salute e prevenzione», «Assistenza sanitaria e formazione», «Interpretariato interculturale» nonché «Ricerca», in cui si è già potuto realizzare numerosi progetti alcuni davvero utili e interessanti, come per esempio quello che riguarda l’ambito della comprensione, secondo cui, in caso di difficoltà con pazienti di lingua straniera, sono a disposizione del personale sanitario 770 interpreti titolari di un attestato che operano in 60 lingue diverse. Il Servizio nazionale d’interpretariato telefonico risponde ogni giorno, 24 ore su 24, a chiamate provenienti da tutta la Svizzera e fornisce interpreti adeguati alle diverse necessità. Non meno interessante è il progetto Migrant Friendly Hospitals: una rete che fornisce supporto a 8 ospedali (di cui 4 universitari), per un miglior adeguamento alle esigenze dei migranti. Infine, ma sempre di grandissima utilità, la piattaforma informativa sulla salute, www.migesplus.ch, che facilita l’accesso a pubblicazioni di 130 istituzioni in 30 lingue. Nello specifico essa fornisce in maniera chiara e davvero alla portata di tutti informazioni sui principali filmati, opuscoli e supporti informativi dedicati al tema Migrazione e salute e disponibili in Svizzera, offre consigli e strumenti per l’elaborazione, la traduzione, la produzione e la distribuzione di opuscoli sulla salute destinati ai migranti e un supporto per i professionisti e le istituzioni della salute le proprie conoscenze specialistiche per l’elaborazione di materiale informativo specificatamente destinato ai migranti. La valutazione intermedia del 2012 ha confermato che i punti salienti del Programma nazionale migrazione e salute sono stati impostati correttamente e continuano ad essere necessari. Entro il 2017, il Programma dovrà essere armonizzato con i programmi d’integrazione cantonali. A tal fine, il Programma migrazione e salute è attuato in stretta collaborazione con l’Ufficio federale della migrazione, i Cantoni, la Croce Rossa Svizzera e altre organizzazioni non governative. Con la protrazione del Programma, il Consiglio federale assicura un consolidamento duraturo ai suoi sforzi per il miglioramento della salute della popolazione migrante.