Uccisa deputata laburista anti-Brexit, Jo Cox
La deputata laburista Jo Cox, che si era schierata contro l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, è morta in seguito all’aggressione subita la scorsa settimana a Birstall, nei pressi di Leeds. Èstato identificato l’uomo che al grido di ‘Britain First!’ avrebbe accoltellato e sparato alla deputata.
I media britannici riferiscono che l’aggressore, 52 anni, fermato dalla polizia, si chiama Tommy Mair.
Quanto al sospettato posto in stato di arresto, Tommy Mair, la polizia sta cercando conferme alle testimonianze che hanno riferito che l’uomo, durante l’aggressione, avrebbe urlato lo slogan nazionalista e di estrema destra, ‘Britain First!’.
Cox è stata aggredita nel suo collegio elettorale, mentre incontrava i suoi elettori. La deputata, eletta nelle elezioni dello scorso anno nel collegio di Batley and Spen, si era schierata a favore dell’intervento militare britannico in Siria, in aperto dissenso con il leader del suo partito, Jeremy Corbyn. In passato aveva lavorato per Oxfam e Save the Children.
“Jo credeva in un mondo migliore e combatteva per esso ogni giorno”, ha sottolineato Brendan Cox, marito della deputata uccisa ricordando la moglie in una dichiarazione diffusa dai media britannici. “In questo momento avrebbe voluto due cose più di ogni altra – afferma – la prima è che i nostri preziosi figli siano circondati dall’amore e la seconda vederci uniti per combattere l’odio che l’ha uccisa. L’odio non ha credo, razza o religione, è velenoso”.
Il leader laburista Jeremy Corbyn, con il quale Cox era entrata in polemica sia sul voto per l’intervento militare in Siria che dopo le elezioni amministrative di quest’anno, in una lunga dichiarazione rende omaggio alla deputata. “L’intero Partito laburista, la famiglia del Labour e sicuramente l’intero Paese sono scioccati dall’orribile assassinio di Jo Cox”, afferma Corbyn.
Tra i tanti, anche il leader dell’Ukip, l’euroscettico Nigel Farage, mette da parte le divisioni politiche, su tutte quella sul referendum per la Ue e si dice “profondamente addolorato” dalla morte della 41enne deputata laburista, che nelle ultime settimane aveva attivamente sostenuto la campagna ‘Remain’.
A proposito di ‘Remain’
I sostenitori del ‘Remain’ tornano a guadagnare terreno nei sondaggi in Gran Bretagna. Secondo un sondaggio del Mail on Sunday realizzato tra lo scorso venerdì e sabato, il 45% del campione interpellato sarebbe a favore di una permanenza nell’Ue, contro il 42% favorevole al Brexit. Altre due inchieste dell’istituto YouGov rivelano che già a metà della settimana scorsa si era verificato un cambiamento a favore della permanenza nell’Ue.Secondo Yougov l’inversione di tendenza non è tanto direttamente legata all’uccisione della parlamentare laburista Jo Cox quanto ai timori per le conseguenze economiche di una possibile Brexit. Un’interpretazione confermata dal sondaggio di BMG per “The Herald”: i sostenitori del Remain – interpellati prima dell’assassinio di Cox – erano il 46%, contro il 43% di sostenitori della Brexit.
Cameron rimane
David Cameron resterà al suo incarico qualunque sia il risultato del referendum sulla Brexit. In un’intervista al ‘The Times’ il premier britannico ha dichiarato: “Semplicemente andrò avanti con il mio lavoro. Ho ricevuto un chiaro mandato dai cittadini britannici per rivestire l’incarico di primo ministro in un governo conservatore, e fare svolgere un referendum”.
In caso di un voto favorevole alla Brexit, ha spiegato rispondendo alla domanda se intendesse comunque restare, ha risposto “Sì. Credo che le carriere individuali, dei singoli politici non debbano legarsi a questa questione”. Il premier ha quindi detto di sentirsi “responsabile, nel senso che questo è un referendum che io ho promesso e che io sto facendo svolgere”. Ma, ha tenuto a sottolineare, “non sarà un verdetto su di me, qualunque sia l’esito”. “È un verdetto sul tema, ma io tengo molto al tema”.
Rivolgendosi agli elettori indecisi, Cameron ha dichiarato: “Se non sapete, non andate”. Poi, parlando dell’uccisione dell’esponente politica laburista Jo Cox, ha sottolineato sul Sunday Telegraph: “Impersonava la Gran Bretagna al suo meglio, un Paese onesto e compassionevole, teso a rendere il mondo un posto migliore”.
Adnkronos
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