©F1 & Team media
Durante le prove del Saudi Arabian Grand Prix 2024, disputato lo scorso fine settimana a Jeddah, Fernando Alonso di Aston Martin lo aveva anticipato: “le Red Bull ed i loro piloti corrono un altro campionato”.
Previsione rispettata, specie per Verstappen e Perez, ormai abbonati alla prima e seconda posizione sul podio.
Ma stavolta a festeggiare c’è anche il team di Maranello.
Perché, oltre al terzo posto di Charles Leclerc, in casa Ferrari è nata una stella, altrettanto competitiva e veloce quanto il driver monegasco.
Ci riferiamo al diciottenne Oliver Bearman, astro nascente in arrivo dalla Ferrari Driver Academy.
Tutto nasce per caso. Carlos Sainz, la seconda guida delle rosse italiane, dopo un promettente piazzamento nella prima giornata delle qualifiche, è costretto al ritiro per una appendicite ed immediatamente ricoverato.
In poco più di ventiquattrore, Bearman arriva in Arabia Saudita, ha tempo di fare solo un giro di prova, e subito dopo schierato insieme ai migliori piloti al mondo, per la gara ufficiale.
Tra la sorpresa degli stessi tecnici della Ferrari, già al 43° dei 50 giri regolamentari il giovanissimo inglese riusciva ad imporsi su Lando Norris di McLaren e sulla Mercedes del pluricampione Lewis Hamilton, quest’ultimo nel 2025 addirittura suo compagno di scuderia in Ferrari, e poi concludere la gara in zona punti con un incredibile settimo posto, contribuendo a migliorare la classifica mondiale delle rosse di Maranello nel campionato costruttori, come vedremo tra poco.
Facciamocene una ragione: la attuale stagione iridata si disputerà fra tre distinte categorie di pretendenti.
Innanzitutto, le Red Bull, belle e impossibili.
A seguire, troviamo il gruppo delle scuderie più competitive: Ferrari, Mercedes, McLaren, e Aston Martin. Infine, i team destinati al ruolo di protagonisti di giornata, sempre che non si si metta anche la malasorte: Haas; Alpine Renault; Williams; la Racing Bull Spa di Faenza, ex Minardi Corse; la svizzera Stake F1 Team Kick Sauber, sino allo scorso anno Alfa Romeo e dal 2026 Audi Racing.
Sugli oltre 300 km del circuito cittadino di Jeddah il Saudi Arabian Grand Prix 2024 ha rinnovato le previsioni e confermato il divario tecnico fra i vari team.
Oltre al trionfo del ferrarista Bearman e lo strapotere delle Red Bull, ad animare le cronache segnaliamo i problemi che stanno spaccando in due proprio quest’ultimo team.
Da un lato, c’é la coalizione formata dal campionissimo Max Verstappen, suo padre Joos, ed Helmut Marko, ottantenne consulente dei due. Ovvero: squadra che vince non si cambia, anzi è lei ad imporre le regole.
Sul lato opposto troviamo il resto della squadra anglo-austriaca ed il suo team principal Christian Horner, per il momento scagionato dalle accuse di comportamento improprio avanzate da una dipendente. Quest’ultima, rifiutato un risarcimento, è stata allontanata dal team ma con pieno stipendio, mentre nelle dirette televisive Horner e la moglie Geri Halliwell, ex Spice Girl, dispensano sorrisi di circostanza e sembrano evitare il contatto visivo con le telecamere.
In posizione neutrale resta l’ingegnere Adrian Newey, sino ad oggi padre degli aggiornamenti tecnici che hanno reso invincibile il team anglo-austriaco.
Forse nel 2025 lo vedremo passare alla Ferrari.
Ma già oggi chiamato a gran voce da Lewis Hamilton che, malgrado sia ancora un pilota Mercedes, sta rilasciando interviste come fosse un driver di Ferrari, anticipando i tempi di un contratto valido solo dal prossimo anno.
In attesa del Grand Prix di Australia, tra due settimane, concludiamo esaminando le classifiche.
Sul podio di Jeddah, troviamo Verstappen, Perez, e Leclerc, quarto Oscar Piastri di McLaren, poi Fernando Alonso di Aston Martin, quindi George Russel di Mercedes, e settimo Oliver Bearman di Ferrari, a chiudere una fila di piazzamenti il cui distacco dal vincitore tuttavia supera i due minuti.
La classifica iridata piloti, con 51 punti, conferma il poleman Verstappen, alla sua 9° vittoria consecutiva, da intendersi come la 56° in carriera oppure il 100° podio conquistato: fate voi, tanto la striscia positiva del pilota olandese è destinata a continuare.
Secondo è Sergio Perez con 36 punti, e terzo Leclerc con 28.
La graduatoria costruttori, conferma gli invincibili di Red Bull, con 87 punti, ma finalmente ritrova al secondo posto la Ferrari, con 49 punti, a staccare di ben 21 lunghezze la terza classificata, la McLaren, che di punti ne ha solo 28.
Per adesso, e solo per adesso, al quarto posto troviamo la Mercedes, con 26 punti.
di Andreas Grandi