Mentre negli USA viene presa la talpa che ha diffuso dei file segreti, l’Italia si lascia sfuggire l’imprenditore spia russo
Alla notizia sulla fuga del magnate russo, che riesce ad evadere dai domiciliari in Italia, era stato dato molto poco risalto, non si sa se volutamente o meno. L’uomo, un imprenditore 40enne di nazionalità russa, era stato arrestato a Malpensa il 17 ottobre su mandato dell’autorità di New York, già ai primi di dicembre aveva ottenuto i domiciliari con braccialetto elettronico in un appartamento affittato a Basiglio, nel milanese, per le accuse di frode bancaria, violazione dell’embargo sul petrolio venezuelano, riciclaggio e traffico di materiale militare dagli Usa alla Russia.
Artem Uss, questo è il suo nome, rimane ai domiciliari fino a due settimane fa, ovvero fino al giorno in cui la quinta penale d’appello ha dato il via libera all’estradizione chiesta dagli Usa. Così il 22 marzo, dopo cinque mesi di domiciliari in Italia, Uss è uscito di casa, è salito a bordo di un’auto guidata da un complice, lasciando perdere le sue tracce e ricomparire una volta giunto in Russia, attraverso un video diffuso dall’agenzia di Stato russa Ria Novosti.
“Sono in Russia! In questi ultimi giorni specialmente difficili persone forti e affidabili mi sono state vicine. Grazie a loro! – ha detto l’uomo sulla sua fuga, per poi lanciare delle accuse all’Italia – La Corte italiana sulla cui imparzialità all’inizio contavo, ha dimostrato la sua chiara faziosità politica. Sfortunatamente, è anche pronta a piegarsi sotto la pressione delle autorità americane”.
Il Governo Italiano mette subito le mani avanti e accusa la Magistratura per l’evasione di Uss: “non è colpa del Governo ma di un altro organo dello Stato”, afferma Giorgia Meloni che in mattinata è stata ascoltata per oltre due ore dal Copasir. Non a caso, nei giorni scorsi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha disposto “accertamenti di natura ispettiva in merito alla sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico” nei confronti del cittadino russo Uss.
Avanza l’ombra dei servizi segreti russi sull’evasione dell’imprenditore russo, figlio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk, Alexander Uss che, in un video (ora rimosso) ringrazia apertamente Putin: “Sono solo contento che mio figlio Artem sia tornato a casa. E per questo ringrazio Vladimir Putin: non è solo il nostro presidente, è soprattutto un uomo con un cuore grande e generoso”.
Se la notizia dell’evasione di Uss non ha avuto il giusto risalto mediatico in termini di tempo, l’arresto in Usa della talpa è stata trasmessa dalla Cnn quasi in tempo reale, con il ragazzo, un 21enne descritto come un nerd, che in calzoncini corti e t-shirt verde militare è stato costretto a consegnarsi fuori della sua casa in Massachusetts avanzando all’indietro con la mani sulla nuca, mentre alcuni agenti armati gli puntavano le armi addosso protetti da un blindato. Si tratta di Jack Teixeira, un giovane aviatore della 102esima Intelligence Wing della Guardia Nazionale del Massachusetts, promosso ‘Airman First Class’ nel luglio scorso. A lui viene imputato di aver postato dei documenti top secret su una piattaforma per appassionati di videogiochi Discord che poi hanno fatto il giro del mondo. Il Pentagono ha definito la diffusione di carte segrete “un atto criminale deliberato”, mentre Biden si è detto “preoccupato”.
Secondo la ricostruzione del New York Times, i funzionari governativi con nullaosta di sicurezza spesso ricevono questi documenti segreti tramite email giornaliere, che poi vengono automaticamente inoltrate ad altre persone, ma ancora non è stato chiarito come siano potuti arrivare al giovane aviatore, Dubbi anche sulle intenzioni del 20enne, non è escluso che il ragazzo sia diventato talpa per gioco, postando carte top secret semplicemente per vantarsi di essere un insider e indottrinare sugli eventi del mondo un gruppo di 20-30 persone più giovani di lui con cui aveva legato online dai tempi della pandemia. L’intoppo è giunto nel momento in cui un teenager che faceva parte del gruppo ha inoltrato questi file segreti su altri server di Discord, facendole rimbalzare su Telegram, 4chan e Twitter.
Redazione La Pagina