A Lussemburgo Simonetta Sommaruga ha spiegato ai colleghi anche i motivi della clausola di salvaguardia
Nella riunione in Lussemburgo dei ministri degli Stati Schengen lo scorso giovedì Francia e Germania hanno espresso la necessità di rivedere l’accordo di Schengen per facilitare il ritorno ai controlli nazionali lungo i confini di ogni singolo stato membro. È stato presentato dalla presidenza danese un piano d’azione comune con sei obiettivi, con il quale si vuole combattere gli abusi della libertà di viaggio in seno all’UE. Presente alla riunione anche il ministro di giustizia e polizia Simonetta Sommaruga, che ha condiviso la strategia congiunta. La proposta di Francia e Germania richiede controlli alle frontiere nazionali durante un mese, se altri paesi membri non adempiono alle loro funzioni di controllo alle frontiere esterne dello spazio Schengen. Secondo Sommaruga “molti Stati hanno mostrato comprensione, ma l’idea che un Paese decida unilateralmente e in autonomia non ha trovato maggioranza”. Entro fine giugno la presidenza danese spera di trovare una soluzione se i 26 Stati-Schengen potranno reintrodurre controlli temporanei alle frontiere.
Simonetta Sommaruga ai margini dell’incontro ha cercato di spiegare i motivi della decisione del Consiglio federale di applicare la clausola di salvaguardia per limitare l’immigrazione da 8 Paesi membri. L’UE critica la decisione di Berna di limitare l’immigrazione e il ministro europeo Cecilia Mallström ha definito la ha definita senza mezzi termini “illegale”, perché viola gli accordi sulla libera circolazione delle persone. Senza successo anche il tentativo di convincere i ministri degli esteri della Repubblica Ceca e della Polonia. “La popolazione della nostra repubblica non condivide la decisione e noi come governo siamo piuttosto delusi”, ha sottolineato il ministro degli interni ceco Jan Kubice. Le posizioni tra Berna e Bruxelles sono molto distanti e nella prossima riunione della commissione sulla libera circolazione delle persone che si terrà a giugno, le due parti potranno ancora esporre le loro differenti posizioni, ma Sommaruga è convinta che “non si arriverà ad alcun compromesso”.