Il passaggio della legge di bilancio alla Camera in seconda lettura, che pure ha ridotto di fatto le possibilità per noi parlamentari di intervenire con emendamenti integrativi, è stato comunque l’occasione per rinnovare il mio impegno prioritario per i corsi di lingua e cultura italiana nel mondo.
Ho presentato, infatti, un ordine del giorno alla legge di bilancio nel quale, dopo avere sottolineato le grandi potenzialità che l’Italia comunque possiede nel campo della competizione culturale, ho richiamato le difficoltà che negli ultimi tempi famiglie, alunni, enti ed operatori hanno dovuto affrontare: il passaggio normativo dalla legge 153 al Decreto 64/2017, la transizione dalla circolare 13 alla recente circolare 3 sull’organizzazione dei corsi di lingua e cultura, i ritardi nell’invio di personale scolastico all’estero e quelli nel trasferimento dei contributi agli enti gestori. Fino alla prospettiva di oggi, che è quella dell’assorbimento dell’intero settore in una nuova Direzione generale in via di formazione all’interno del Ministero degli esteri.
La lettura del bilancio triennale 2022-’24, inoltre, ha evidenziato un’altra potenziale criticità, dal momento che per gli anni 2023 e 2024 si prevede una contrazione di 1,9 milioni di euro del livello di finanziamento per i corsi, ammontante finora a 14,3 milioni di euro, grazie anche a un mio precedente emendamento che lo ha reintegrato di oltre 2 milioni.
Per questo, con il mio ordine del giorno ho chiesto al Governo di operare per superare le criticità degli ultimi tempi e, in particolare, di dotare la nuova Direzione generale del personale necessario per adempiere ai compiti sempre più complessi, nonché di garantire per il ’23 e il ’24 lo stesso livello di finanziamento degli anni precedenti.
L’ordine del giorno è stato accolto dal Governo. Il mio impegno, ora, sarà quello di verificare che il Governo trasformi in decisioni concrete l’impegno assunto con l’ordine del giorno.
Angela Schirò
Deputata PD – Rip. Europa
Camera dei Deputati
Deputata PD – Rip. Europa
Camera dei Deputati
Comunicato del 30 dicembre 2021