Le polemiche politiche legate al Concertone del Primo Maggio quest’anno hanno fatto il botto!
Grazie soprattutto all’intervento “senza censura” di Fedez. Sì, senza censura, anche se pare che dai vertici della Rai ci abbiano provato. Secondo una brevissima ricostruzione, il rapper italiano Fedez, che deve partecipare al Concertone del Primo Maggio, viene invitato a inviare il testo del suo intervento prima, al fine – a quanto pare – di controllarne il contenuto ritenuto, dopo il controllo, “inopportuno”, per questo all’artista viene chiesto di apportare delle modifiche al monologo che intende fare sul palco del Concertone. Segue una telefonata con un acceso scambio di opinioni tra i vertici Rai e Fedez che andrà comunque sul palco, farà il suo monologo, dove, difende il diritto al lavoro degli artisti e dove attacca senza mezzi termini le Lega e i consiglieri della Lega che contrastano il ddl Zan. Scoppia il caso. Dal concerto allo sconcerto è un attimo.
La Rai smentisce di aver operato censura e addirittura di aver chiesto il testo del monologo dell’artista prima del concerto. Fedez, uno che di social non ne capisce nulla, guarda caso ha la telefonata incriminata registrata e la mette sulla rete. A questo punto scattano i messaggi di solidarietà per Fedez da tutti, soprattutto dai partiti politici che lo ringraziano per il gesto, per aver dato voce a chi non può liberamente esprimersi, per aver svelato i giochini di censura che da tempo la Rai, la televisione di Stato, opera senza che nessuno sia mai potuto intervenire. Tutti i partiti sostengono Fedez e, a questo punto, non si capisce più con chi il rapper ce l’abbia… perfino la Lega, con il suo massimo esponente, Matteo Salvini, non contraddice il messaggio di Fedez quando il segretario leghista gli risponde attraverso i social: “Adoro la Libertà. Adoro la musica, l’arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. È già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti. Il diritto alla vita ed all’amore sono sacri, non si discutono”.
Ok, allora con chi sta “litigando” Fedez? Con i vertici della Rai che volevano impedirgli di esprimersi liberamente, a quanto pare. Sì esatto, con loro e infatti tutti gridano allo scandalo e che bisogna intervenire proprio su questi vertici Rai: da una parte c’è Letta che chiede le scuse da parte della Rai, dall’altra c’è Di Maio che esorta al diritto di espressione e scrive a chiare note sui social “No censura”! Perfino Giuseppe Conte si è scomodato a commentare: “Questo è il momento giusto per riformare la Rai e sottrarla alle ingerenze della politica”. Praticamente Giuseppe Conte chiede quello che è stato fatto proprio durante il Conte 1, ovvero durante il Governo gialloverde, quando hanno deciso di riformare proprio il vertice della televisione di Stato. C’è stato anche un Conte bis, quello giallorosso, e non è cambiato nulla ai vertici della Rai decisi l’anno prima dal Movimento. Spiega meglio Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, che sostiene di denunciare la “malagestione” della Rai degli ultimi tempi: “Da 3 anni il partito di Beppe Grillo, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Alessandro Di Battista gestisce la Rai, dopo aver guidato nei 5 anni precedenti anche la commissione parlamentare di Vigilanza Rai, e il risultato è questo – continua il post – Da 3 anni denuncio violazioni, abusi, errori, malagestione di questa Rai e adesso, a pochi giorni dalla fine del mandato, c’è ancora chi si stupisce?”. Anzaldi denuncia una situazione che non è cambiata “dalla Rai gialloverde alla Rai giallorossa”, per questo, continua il deputato Iv “è urgente chiudere definitivamente la stagione del Cda a guida M5s-Lega-Fdi e aprire finalmente una nuova fase ora pienamente nella responsabilità del presidente del Consiglio Draghi. Spetta a Draghi e al ministro Franco convocare al più presto l’Assemblea dei Soci Rai e chiudere ufficialmente il mandato di questi vertici, altrimenti saranno complici di situazioni come quella vista per il Primo Maggio”. Ma è anche vero che Anzaldi ha anche il dente avvelenato contro la Rai che più volte ha denunciato la televisione di Stato accusata di oscurare Iv durante i tg. Che confusione, che giri, che imbrogli. Non si capisce davvero più nulla. Cosa succederà adesso ai vertici della Rai, alla legge Zan, ai prossimi Concertoni non lo sappiamo, ma basta avere fede… o Fedez?
Redazione La Pagina