Il Consiglio nazionale respinge l’iniziativa che chiede deduzioni fiscali anche per chi accudisce i figli a casa
Nei dibattiti sulla politica familiare nel Parlamento federale si riscontrano sempre enormi divergenze sui modelli di famiglia: tra quelli nuovi, dettati dall’evoluzione della società e quello tradizionale. Dopo il no della maggioranza dei Cantoni all’articolo costituzionale, che avrebbe incaricato i Cantoni di offrire adeguate strutture per la custodia dei bambini, il Nazionale ha trattato l’iniziativa popolare consegnata dall’UDC nel luglio 2011. L’iniziativa chiede le stesse deduzioni fiscali per tutte le famiglie: per quelle che accudiscono i propri figli a casa e per quelle che invece le affidano a terzi. Grazie alla decisione del Parlamento nell’autunno 2008, oggi i genitori di quest’ultime possono dedurre fino a 10.000 franchi per ogni figlio che viene affidato a terzi per quanto riguarda l’imposta federale.
Secondo le argomentazioni dell’UDC ciò crea disparità. I democentristi difendono il modello tradizionale da chi, “come i cucù, depone l’uovo in nidi altrui a spese della società”. Le coppie che decidono di occuparsi personalmente dei propri figli (spesso la madre), rinunciano a un secondo salario, rinunciano alle sovvenzioni di un posto negli asili nido, che finanziano ai genitori che lavorano con le loro tasse. Il proprio accudimento non possono dedurlo dalle tasse e con l’iniziativa l’UDC esige uguale trattamento per tutti i modelli di famiglia. Inoltre la deduzione riguarda solo l’imposta federale, mentre cantoni e comuni possono decider se accordare o meno una deduzione per le imposte cantonali o comunali.
I contrari hanno invece argomentato, che l’iniziativa vuol favorire il modello tradizionale, con “la mamma ai fornelli” e un solo reddito. Un non senso nell’economia dove donne e uomini hanno una buona formazione professionale, ma con la deduzione fiscale vengono premiati a rimanere a casa, sfavorendo soprattutto il lavoro femminile. In ottica finanziaria l’eguale trattamento farebbe salire le deduzioni per i figli che comporterebbe mancati introiti per 1.4 miliardi di franchi nelle casse federali e andrebbe a favorire le famiglie con salari alti.
Nelle due diverse concezioni della famiglia, alla fine di un dibattito che non ha celato le emozioni, l’hanno spuntata la sinistra e il PLR. La camera bassa ha consigliato alla popolazione di respingere l’iniziativa con 109 voti contro 74 e 6 astenuti. A favore oltre all’UDC ha votato un terzo del gruppo PPD e quattro deputati PLR. Non ha invece suscitato consensi (184 voti contro 5) la proposta di Marianne Streiff per un controprogetto indiretto che chiedeva un compromesso: innalzare l’attuale deduzione per i figli a carico e una deduzione per gli alti costi per i figli affidati a terzi. Il dossier passa ora agli Stati.