
L’ultima grande truffa ai danni dei clienti svizzeri della banca Raiffeisen si presenta sotto forma di una ingannevole lettera ricevuta per posta
Le truffe telefoniche non sono certo finite, ma non hanno più l’esclusiva. Con l’uso sempre più diffuso del web per i prodotti bancari sono aumentati i metodi di truffa che diventano sempre più insidiosi. Abbiamo potuto appurare che oltre alle classiche truffe telefoniche per lo più ai danni di anziani, da diverso tempo queste truffe telefoniche hanno preso di mira clienti di banche che, raggiunti con numeri telefonici camuffati, ma anche utilizzando le identità degli impiegati (facilmente reperibili online), sono vittime di pericolose truffe svuota conti.
Le truffe più insidiose non si verificano solo attraverso le telefonate, ma anche attraverso e-mail, messaggi telefonici, la scansione di codici QR e anche tramite il ricevimento di lettere postali. Non ci sono società o imprese che non sono state prese di mira da truffatori che, appropriandosi delle loro identità, hanno perpetrato diverse truffe ai danni dei loro clienti, l’ultimo, in ordine di scoperta, sembra essere la nota banca Raiffeisen.
Questa volta i truffatori hanno inviato ai clienti della banca interessata delle lettere dall’aspetto ingannevole nelle quali è richiesto di riattivare il sistema PhotoTAN attraverso la scansione di codice QR in cui inserire i propri dati.
Secondo la dicitura della missiva, tale cambio di dati è obbligatorio per ogni cliente affinché non perda l’accesso all’e-banking. Attraverso la scansione del codice QR si apre un finto sito web di Raiffeisen con l’URL «raiffeisen-login.me» realizzato ad hoc dove, secondo procedura per cambiare i dati, il malcapitato viene invitato a inserire il numero di contratto e la password, che in questo modo vengono rubati per effettuare trasferimenti non autorizzati.
Si tratta di una brutta truffa di phishing già nota anche all’istituto bancario interessato che avvisa di non aver avviato nessuna campagna ufficiale per riattivare il sistema PhotoTAN. Se per caso avete ricevuto una lettera con questo contenuto, bisogna semplicemente di ignorare e cestinare la lettera; mentre se avete già seguito le istruzioni, dovete contattare immediatamente il centro di assistenza clienti della banca.
Comportamenti antifrode
Questa truffa che utilizza l’identità della banca Raiffeissen è in azione già da inizio agosto, ma non è nuova, perché in primavera una truffa simile ha interessato i clienti di Postfinance e recentemente anche di Commerzbank. Quello che riferiscono tutti gli specialisti antifrode è che nessuna banca chiederà mai i dati sensibili attraverso queste procedure.
– Bisogna fare attenzione ai link, agli indirizzi mail sospetti, alle richieste di azioni immediate (per esempio la richiesta di cambiare immediatamente i dati personali per evitare conseguenze).
– Ci sono anche dei moniti d’allarme che devono far sospettare come l’uso di una lingua non corretta e sgrammaticata; il fatto che vi contatti un mittente sconosciuto e anche che il testo della lettera (mail o messaggio telefonico) sia impersonale, ovvero non rechi il vostro nome.
– Il phishing rappresenta ormai un problema globale e i truffatori fanno parte di una rete di distribuzione internazionale, non è detto quindi che la truffa parta per forza dal territorio dove agisce. Inoltre i metodi di truffa sono costantemente in evoluzione per questo motivo diffidare e chiedere verifiche direttamente ai propri fornitori è sempre la migliore prevenzione.