Alla vigila del nuovo anno scolastico non si placa la protesta, in particolare a Roma e Milano, dei professori precari che rischiano di rimanere senza lavoro, con mobilitazioni e sostegno da parte di sindacati, studenti e opposizione.
Anche se il ministro Gelmini assicura che con i “precari non c’è alcuna guerra”, anzi c’è una “solidarietà concreta con i fatti”. E da Cernobbio, la titolare di Viale Trastevere rassicura le famiglie: “Credo che l’anno scolastico partirà in modo regolare”, con alcune novità come il maestro prevalente nelle prime classi delle elementari. Mentre tutta la rete dei precari è sul piede di guerra in attesa del completamento delle assegnazioni degli incarichi annuali, la prima campanella suonerà per la gran parte degli studenti il 14 settembre.
Ma sono numerosi i ragazzi che anticiperanno il loro ritorno in classe perché, grazie all’autonomia scolastica, i singoli istituti possono scegliere di anticipare l’inizio delle lezioni, per poter recuperare le giornate utilizzate per i ponti o per le vacanze in più durante l’anno.
Per quanto riguarda i precari, si moltiplicano le iniziative, spontanee o organizzate da sindacati e forze politiche, per chiedere che nessuno rimanga senza lavoro, dal presidio di Milano con Paolo Ferrero alle proteste all’Ufficio scolastico regionale di Roma, dalla Campania alla Sicilia, dove gli insegnanti hanno indossato mutande e costumi da bagno, sopra i vestiti, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla loro situazione di precari della scuola “rimasti in mutande” e che non “possono neanche andare a mare per una breve vacanza”.
“Non c’è nessuna guerra – ha spiegato il ministro – c’è un disagio sociale legittimo di cui il governo ha il massimo rispetto e che sta lavorando per risolvere”.
Già annunciata, e dovrebbe essere varata al più presto dal Cdm che l’ha già valutata positivamente, la proposta di un’indennità di disoccupazione per chi non avrà le supplenze annuali, con corsie preferenziali per le supplenze brevi e progetti speciali.
“C’è una piaga sociale che il governo ha ereditato – ha ribadito Mariastella Gelmini – la sinistra ovviamente cerca di cavalcarla facendo credere che il precariato derivi da questo governo ma siamo di fronte alle solite strumentalizzazioni e ad una disonestà intellettuale che crea ulteriori contrapposizioni. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità noi andiamo avanti a lavorare”.
Ma dall’opposizione arriva un appello a “tutti gli insegnanti di tutti gli ordini scolastici per disertare il primo giorno di scuola e portare con questo gesto la solidarietà alle migliaia di loro colleghi che attraverso una legge truffa sono stati privati del lavoro”. Secondo Stefano Pedica (Idv) si tratta di “una disobbedienza che porterebbe a trovare una soluzione concreta entro questo mese e a non lasciare in silenzio questo dramma che vedrà compromettere una entrata che dava, anche se da precari, una dignità economica mensile. La Gelmini ha dimostrato di non avere né sensibilità né amore per chi lavora, una donna insensibile ai diritti umani”, ha concluso Pedica.
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