Dopo essere approdata a Ginevra, proponendosi come un’inviata di Rai3 e con il pretesto di voler raccontare della SAIG (la Società della Associazioni degli Italiani a Ginevra), del suo periodico mensile (La Notizia di Ginevra) e di come vivono gli italiani in Svizzera, una giornalista Freelance, ha intervistato alcuni presidenti della SAIG compreso lo scrivente, nonché il legale dell’Associazione circa le diverse attività che vengono da anni svolte in favore della comunità italiana residente a Ginevra. La giornalista in questione, dopo aver ricevuto le informazioni sulle attività della SAIG, delle associazioni aderenti e della comunità italiana locale, si è poi concentrata assillando di domande sui contributi della stampa all’estero per poi montare un servizio fazioso e scorretto, con l’unico intento di mostrare solo il lato negativo. Le affermazioni secondo le quali i finanziamenti percepiti dalla SAIG sono del tutto inutili e pretestuosi, sono false, destituite di fondamento alcuno e lesive della nostra immagine, nonché altamente offensive nei confronti di quanti, a titolo assolutamente gratuito, lavorano da anni a sostegno delle moltissime iniziative in favore dei nostri connazionali, sia di tipo ricreativo, sia di tipo intellettuale, sia di tipo informativo, attraverso l’organizzazione di corsi, di conferenze, di incontri con personaggi pubblici e politici. E sottolineiamo che tutte queste attività sono assolutamente comprovate ed evidenziate sia nel periodico La Notizia di Ginevra, sia nel profilo Facebook dell’associazione, sia in tutti gli altri organi di stampa con i quali si collabora da anni.
Bisogna riconoscere che la giornalista ha dato prova di una abilità unica nel palesare una realtà inesistente, maneggiando egregiamente l’arte del montaggio televisivo, con la quale, è giusto sottolinearlo, persino gli asini possono volare.
A dimostrazione della totale trasparenza e onestà, la SAIG rimane a disposizione delle autorità competenti per tutti i controlli che si ritengano necessari, affinché si dia la possibilità, alla nostra associazione, di accertarne la correttezza e l’onestà intellettuale e smentire lo scandaloso servizio spazzatura, perpetrato ai danni della nostra associazione. Tra l’altro, “La Notizia di Ginevra”, percepisce un contributo annuale di 10.000 franchi svizzeri che sono pari al 20% circa del totale del costo annuo, coprendo appena le spese di materiali.
Per puro scrupolo di ulteriore trasparenza (che sicuramente stupirà qualche malpensante), si informa che la SAIG chiede ed ottiene questi contributi secondo la legge in vigore e fornisce le fatture non di qualsiasi tipografia, ma del materiale inerente alla stampa e della stampante. Il Giornale della SAIG, “La Notizia di Ginevra”, viene elaborato e stampato nella propria sede, redatto da volontari che scrivono parola per parola e non ha mai ricevuto favori di alcun genere, da parte di nessuno.
A riprova delle attività genuine svolte dalla nostra Società, si fa presente che la SAIG stampa una tiratura di 3000 copie de “La Notizia di Ginevra”, che viene spedita per posta e, vengono utilizzati circa 2000 e-mail, attraverso le quali il periodico viene spedito in PDF. Inoltre, riconosciamo di essere al servizio della comunità italiana, dell’Italia e delle istituzioni ginevrine, e ci pregiamo di godere del partenariato di comuni e città ginevrine, che svolgono una rigorosa attività di controllo sul nostro operato. La SAIG è anche composta da diverse persone che collaborano per la realizzazione del giornale, nella redazione degli articoli, nella fotografia e nelle numerose attività culturali, sociali ed informative, e questo non è che un dato di fatto e non sono chiacchere.
La giornalista, felice di essere venuta nella Città di Calvino a scoprire le malefatte della SAIG, ha anche affermato, eludendo la reale natura della nostra Società che: “Le telecamere di Rec hanno percorso il territorio elvetico e hanno scoperto che i fondi finiscono sostanzialmente a finanziare le … o le redazioni affidate al Club Forza Cesena e allo Juventus Club.
Tra i contenuti informativi di questi giornaletti: … castagnate e corsi di cucina tradizionale come il «fritto misto di stagione alla lucchese» o «gli involtini calabresi di carne e crocette di fichi»”.
Ma si è ben guardata dall’evidenziare che, a parte questo tipo di attività, la SAIG offre un serio servizio di consulenza legale, mirato non solo alla puntuale informazione ma anche ad aiutare fattivamente coloro che si rivolgono settimanalmente presso la nostra sede a risolvere le molte problematiche sia in diritto italiano, sia in diritto svizzero, come anche diffusamente spiegato dall’Avv. Alessandra Testaguzza, intervistata al momento della realizzazione del servizio. Non solo. La SAIG informa anche i nostri connazionali circa le molteplici attività esistenti in città e nel cantone, come concerti, incontri culturali, mostre.
Noi siamo fieri di rappresentare una parte dell’associazionismo a Ginevra perché, grazie al lavoro che svolgiamo tutti, oggi godiamo del rispetto delle istituzioni locali che, non solo ci hanno accolti a braccia aperte dopo essere stati costretti a lasciare l’Italia, ma hanno abbracciato anche la nostra cultura e la nostra italianità.
Non ci resta che fare, con la presente, ufficialmente richiesta ai nostri parlamentari eletti nella circoscrizione Europa, affinché venga fatta chiarezza, circa i propositi accusatori del servizio in questione. Sarebbe gradito anche un intervento degli organi eletti quali il CGIE e dalle autorità governative, a favore della verità.
La Società delle Associazioni di Ginevra non si riconosce nel servizio giornalistico mandato in onda, confermando fermamente che non rispecchia la realtà delle attività svolte, né dei contenuti del mensile della SAIG, “La Notizia di Ginevra” e prende le distanze del contenuto del servizio che la riguarda. Inoltre, con profondo rammarico si constata che, ancora una volta, gli italiani all’estero sono vittime dell’incuria di personaggi faziosi italiani, anche pagati dallo Stato, per discriminare tutti e tutto.
Ci rammarichiamo, inoltre, della mancanza totale di professionalità di chi ha realizzato questo servizio, riservandoci di inviare a RAI3 una diffida, tramite il nostro avvocato, volta ad ottenere una smentita ufficiale di quanto andato in onda che, ribadiamo, giudichiamo, falso, fazioso, pretestuoso.
Per smentire, ancora una volta, i propositi ingiusti e impropri del servizio, la SAIG invita a visitare il suo sito web, www.saig-ginevra.ch, dove si trova l’archivio del suo mensile “La Notizia di Ginevra”.
Per coloro che fossero interessati a visionare il servizio cavalleresco: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ea622e89-9007-464b-a2f5-cba6f0d370bb.html
Carmelo Vaccaro
Coordinatore SAIG